rassegna stampa

Senza Nazionali si potrà sforare a luglio. Ma la strada per salvare la A è tortuosa

Per il ritorno delle squadre in campo la data più percorribile è quella di metà maggio

Redazione

Ora che Euro2020 è stato spostato cosa succederà ai campionati? Anzi, al campionato di serie A? È la domanda che in tanti si fanno, ma che al momento non ha risposta, scrive Roberto Avantaggiato  su Il Messaggero.

Mancano certezze, o anche solo indicazioni su quando si potrà tornare a giocare e, dunque, ogni previsione sembra un azzardo. La data più percorribile, se tutto andrà bene per l’Italia (Inghilterra, Francia e Spagna sono indietro rispetto a noi), appare quella del ritorno in campo a metà maggio, con la stagione che verrebbe prorogata a luglio inoltrato. In questo arco di tempo, andrebbero giocate tredici giornate di serie A (salvo ipotesi play-off,ma a quante squadre?)per garantire ai club di non perdere gli introiti derivanti dai diritti tv.

Nella scelta delle date, però, si dovrà tenere conto anche della ferma volontà dell’Uefa di portare a conclusione, con il format attuale, le coppe europee, nelle quali sono ancora impegnate Juventus, Napoli, Inter e Roma. Volontà determinata anche qui dall’esigenza di salvaguardare gli introiti televisivi internazionali.

L’eventuale proroga a luglio dell’attuale stagione inciderà, tuttavia, anche sulla prossima, che da ieri è ufficiale dovrà essere di nuovo compressa (con diversi turni infrasettimanali e probabile rinuncia allo stop natalizio) per dare modo alle Nazionali di prepararsi per l’Europeo.