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Il Messaggero

Infortuni, contrattempi e panchine: Dybala ora è costretto a rincorrere

Infortuni, contrattempi e panchine: Dybala ora è costretto a rincorrere - immagine 1
Per la prima volta da quando è nella Capitale, la Joya parte riserva per tre gare di fila
Redazione

Alla ricerca della 'Joya' perduta. Che poi a pensarci bene è un po' la ricerca di se stesso visto che dopo l'infortunio subito nella gara contro il Milan, Dybala ha giocato dai primo minuto solamente una volta nelle ultime quattro gare. E una volta ristabilitosi, con Napoli, Cagliari e Celtic è sempre entrato dalla panchina, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Togliendo i soliti guai muscolari che da sempre lo limitano, da quando è nella Capitale non era mai accaduto che partisse tre volte di fila fuori dall'undici iniziale. E prima di questa stagione non accadeva dal 2020: in quel caso con la maglia della Juventus contro Ferencvaros, Lazio e Cagliari. Una situazione difficilmente pronosticabile fino a qualche mese fa. Il club lo ha atteso a lungo anche dopo l'operazione di aprile, ma rispetto alle scorse stagioni la situazione si è ribaltata. È lui che ora deve rincorrere gli altri e dimostrare di poter tornare ad essere un titolare inamovibile. A Glasgow Gasperini alla vigilia sembrava potergli regalare una chance: "Sta bene, può giocare 90 minuti". Poi però ha scelto Ferguson che lo ha ripagato con un doppietta. Lunedì c'è il Como e tornano in lizza anche Baldanzi Dovbyk, senza contare che sulla trequarti la coppia Pellegrini-Soulé è quella che sta dando al momento più garanzie.

Un altro aspetto da non sottovalutare è che la casella dei gol segnati piange ed è ferma a due. Una stella che sta facendo fatica ad accendersi. Tolto qualche passo falso, la squadra sta dimostrando di crescere pian piano e neanche un campione come lui può permettersi di rimanere indietro. Soprattutto se vuole convincere la società a proporgli il rinnovo del contratto. L'argentino rincorre anche lì, ma segnali da parte del club non sono arrivati. Una cosa è certa: lui vorrebbe rimanere e a gennaio, con la nascita del figlio prevista per febbraio, non si muoverà. Serve, però, una scossa da parte sua. Anche perché l'ingaggio da 8 milioni più 1 di bonus pesa e non poco sulle casse dei giallorossi. Dall'altra parte del mondo c'è chi farebbe carte false, l'amico Paredes spinge per portarlo al Boca e nei giorni scorsi ne ha parlato Delgado, direttore tecnico dei Xeneizes: "Speriamo di poter fare lo sforzo, al di là delle nostre possibilità". Parole che però servono anche a distogliere l'attenzione poiché a Buenos Aires i tifosi non hanno digerito la sconfitta in semifinale di Clausura con i rivali del Racing. E nella testa della joya al momento non c'è l'idea di tornare in Argentina. Vuole giocarsi le sue carte in Europa e poi magari andare in MLS. Discorsi che ora lasciano il tempo che trovano. Il presente è di gran lunga più importante e una quarta panchina consecutiva alimenterebbe domande e perplessità.