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Belotti si sblocca. La Roma abbraccia il vice Abraham

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Il centravanti ha rifiutato offerte più alte, perché la prospettiva di allenarsi con Mourinho in una squadra che ambisce alla Champions, non è cosa da poco

Redazione

Il Gallo torna a cantare grazie a Jose Mourinho. Andrea Belotti è rimasto un mese e mezzo ad aspettare che tutti i tasselli del mosaico finissero al proprio posto. Come riporta Gianluca Lengua su Il Messaggero, il centravanti ha rifiutato offerte più alte di quella proposta dalla Roma, perché la prospettiva di allenarsi con uno dei tecnici più vincenti al mondo, in una squadra che ambisce alla Champions, non è cosa da poco. Ha trascorso l'estate a Palermo (dove ha giocato con Dybala, che non vede l'ora di riabbracciarlo qui a Roma) in silenzio, a lavorare da solo per farsi trovare pronto per il grande giorno. Che sarà oggi (al massimo domani), perché tutte le parti stanno facendo in modo di farlo sedere in panchina nella “sua” Torino per la gara contro la Juventus (sabato ore 18.30).

Ieri il suo avvocato era a Trigoria per sistemare gli ultimi dettagli dell'ingaggio da 2,8 milioni piu premi per tre anni. Lo status di svincolato ha agevolato l'affare così come i suoi compagni di Nazionale romanisti che lo hanno convinto della bontà del progetto Friedkin. Pellegrini si è anche esposto pubblicamente con un “like” a un post che lo riguardia. Così come Mourinho alla vigilia della partita con la Cremonese. Ma sono state decine i messaggi inviati in privato, un filo diretto giornaliero per farlo sentire membro della famiglia Roma anche a distanza. Belotti è il giocatore giusto per far rifiatare Abraham quando ce ne sarà necessità, il centravanti che può garantire gol, con 44 presenze in Nazionale e un totale di 131 reti realizzate con Palermo e Torino.

La buona riuscita dell'affare è dovuta anche alla cessione di Felix alla Cremonese. Le tre parti stanno sistemando gli ultimi dettagli, la trattativa è ad un passo dalla chiusura e oggi dovrebbe essere il giorno giusto. La Roma incasserà 6 milioni più 3 di bonus (difficili da raggiungere) e 10% della futura rivendita. Al giocatore, invece, andranno 500mila euro netti a stagione.

Risolto il problema in attacco, c'è da definire l'approccio per il centrocampista. Mourinho vuole il sostituto di Wijnaldum (oggi nuovo confronto tra Roma, Psg e giocatore per l'operazione alla tibia fratturata), il suo forfait è stato un fulmine al ciel sereno che ha cambiato i programmi. Inizialmente, Pinto avrebbe puntato su un quinto centrale di difesa che potesse dare più certezze al reparto arretrato. Ora l'obiettivo è cercare un mediano che abbia le stesse caratteristiche dell'olandese, ma che non costi una fortuna o che sia svincolato. Resta calda la pista che porta ad Adrien Tameze: il Verona lo valuta 10 milioni (cifra chela Roma non può spendere), ma l'idea di Pinto è proporre un prestito con diritto di riscatto. Piace anche Nandez del Cagliari, ma i sardi sono in cerca della cessione a 13 milioni. Sotto osservazione Sasa Lukic del Torino anche se sta trattando per il rinnovo (scadenza 2024). Il presidente Cairo lo valuta 15 milioni, troppi per la Roma. Sullo sfondo Grillitsch (svincolato, opzione di scorta perché clone di Cristante e Matic) e dalla Francia riferiscono di un interesse per Soumaré del Leicester, pure lui troppo costoso. L'agente di Zakaria, invece, aveva proposto il suo assistito, ma Pinto ha stoppato tutto sul nascere perché memore del comportamento del giocatore lo scorso gennaio quando scelse la Juve e declinò l'offerta dei giallorossi.