Qui parli di Di Francesco e pensi a Spalletti, nomini Monchi e ti ritorna in mente Sabatini. Roma-Inter vale tanto per una serie di confronti scontri che accenderanno il sabato sera, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Come verrà accolto Spalletti dall'Olimpico lo vedremo. Ma forse come è stato accolto quel 28 maggio scorso, quando Totti ha dato l'addio al calcio: con fischi.
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Aspettando la calda notte degli ex e dei vecchi rancori
Spalletti e Sabatini, ritorni al veleno dopo anni di passione
Spalletti vuole battere la Roma perché la sua mission ora è entrare in Champions e magari lottare anche per lo scudetto, un qualcosa che ai suoi predecessori non è riuscita. E vincere a Roma significa, inevitabilmente, alimentare rimpianti e qui c'è chi ne ha e piange ancora per non vederlo più sulla panchina giallorossa.
Se Lucio ha vissuto una guerra (inopportuna) con l'ambiente e con Totti (deleteria), Sabatini si è appiccicato ultimamente con Pallotta, che prima lo ha apprezzato e poi lo ha scaricato. Ha parlato e straparlato e ora pure lui non è più il benvenuto da queste parti, stando a quanto sostengono tanti tifosi.
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