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«Voglio giocare novanta minuti all’attacco»

(Il Romanista) – Come arriva la Roma a questa sfida?

Redazione

(Il Romanista) - Come arriva la Roma a questa sfida?

Per me non sono cinque partite ma una, contro l’Udinese, che è l’unica che mi interessa. Come ci arriviamo? Bene, è una partita che mi mette curiosità: voglio vedere cosa succede contro una squadra che sta facendo un lavoro incredibile, non solo in questa stagione ma anche in quella passata, che sta facendo buonissimi risultati. voglio vedere questa fame, questa voglia di fare qualcosa che noi dobbiamo avere. Sono quasi un tifoso del modo di lavorare dell’Udinese, della sua rosa, credo la più giovane del campionato, e del suo modo di fare scouting e di lavorare.

Le condizioni di Totti. Avete già notizie?

No, ancora no, sono arrivato da poco, non ho informazioni fino a quando non arrivano i calciatori. Ieri né Borriello né Totti hanno potuto svolgere l’allenamento, vediamo oggi che cosa succede e se sono pronti per andare a Udine. Se no faremo in un altro modo. Durante tutta la stagione succederanno cose del genere e noi dobbiamo essere pronti per andare avanti.

C’è una cosa che l’ha colpita più delle altre nell’ultima giornata di Champions?

No. Il Barcellona ha fatto come sempre il Barcellona. A me non stancherà mai vedere il Barcellona: è una questione di cuore. Vedere come si inseriscono giocatori che non sono punte, vedere le tantissime possibilità che hanno di giocare a me piace incredibilmente. Ma questo tipo di gioco lo possono fare solo loro perché sono abituati da tanti anni a giocare in questo modo. Ho visto poi la partita del Napoli contro il Manchester City: grande intensità e voglia di fare tutto il possibile. Poi vedo che sono stanchi, ma è normale, perché giocare ogni tre giorni è difficile. Noi giochiamo una volta alla settimana ed è una cosa di cui dobbiamo approfittare.

Non avete maturato la convinzione di potervela giocare alla pari con tutti?

L’obiettivo è giocare ogni partita alla pari contro tutti. Lo faremo domani (oggi, ndr) contro l’Udinese.

L’Udinese aveva iniziato con Di Natale prima punta Torje come seconda. Ora gioca con Floro Flores. Che cosa cambia?

Giocare con lo stesso sistema ma con giocatori diversi cambia completamente: Torje è un giocatore che va più nello spazio, veloce e che salta l’uomo; Floro Flores pure, ma credo che ha un colpo di testa che permette di sfruttare la soluzione del lancio lungo. Mi piace il modo di giocare dell’Udinese.

Sembra che il Milan con voi abbia giocato in modo più chiuso rispetto a quanto ha fatto ieri con il Barcellona. E’ un’ipotesi. Perché giocano con il Barcellona così?

E’ per merito del Barcellona e per come fanno la pressione. Se hai visto c’è sempre un giocatore vicino alla palla che permette al Barcellona di fare il pressing alto e che costringe l’avversario ad un passaggio difficile e a giocare una palla senza controllo. Per noi col Milan una partita difficile perché non arrivavamo a creare situazionpericolose come avremmo dovuto. Ma credo che ieri il Milan abbia fatto una bella partita.

Attacco e metà campo danno buoni risultati. La difesa è il reparto che la convince di meno? Si può dire semaforo verde per attacco e centrocampo e non per la retroguardia?

No. Semaforo verde per tutti, così come il semaforo rosso. Attacchiamo e difendiamo tutti insieme. Qui bisogna cambiare questa mentalità. Tutti attacchiamo. Che cosa succede quando ci fanno un gol? Lo fanno solo al portiere e alla difesa? E quando segniamo? Dobbiamo migliorare in tutti i reparti.

Il contratto di De Rossi.

Ho parlato con lui delle cose riguardanti il calcio e del lavoro giornaliero. Non parlo del suo contratto. Ho manifestato un paio di mesi fa il mio pensiero e la società lo sa. E’ una negoziazione normale tra una società e un giocatore che è romanista al 100%, e deve scorrere tranquillamente.

Le piace Guidolin?

Mi piace tantissimo l’Udinese, ma io preferisco un altro modello di gioco. Mi piace il loro modo di gioco perché lo fanno in modo incredibile e arrivano i risultati. L’Udinese in due tre tocchi arriva in porta, è sempre molto diretta e pericolosa e questo dipende sempre dalla qualità dei giocatori. Noi cerchiamo di fare sempre la stessa proposta: andare a fare la nostra partita. Poi ci sono varianti che dipendono dalla qualità dei giocatori che sono nella formazione titolare o, a volte, dipende dall’avversario, da cosa fa l’avversario e come possiamo fare con la nostra proposta a creare più “danni” all’avversario. Ma la nostra proposta è innegoziabile. Se noi teniamo la palla, per l’Udinese non è un problema perché loro vanno in contropiede e ci aspetteranno. Noi stiamo lavorando sul non perdere facilmente il pallone a centrocampo, bisogna sapere che questa squadra ti può fare male, ma questo lo so.

Con il Lecce è sembrato che sia cambiato l’atteggiamento della squadra, che dopo il vantaggio ha comunque continuato ad attaccare, arrivando spesso in porta. Ha parlato con la squadra?

Ne ho parlato dal 15 di giugno. La squadra non deve cambiare il suo ruolo se sta vincendo 1-0, 2- 0 o 3-0. Se tu hai fatto per 20, 30 o 40 minuti un lavoro, non vuol dire che poi non devi fare la stessa cosa. Fino al fischio dell’arbitro non bisogna cambiare il nostro modo di giocare. Questo lo vado dicendo dal primo giorno: non dobbiamo cambiare. Poi se gli avversari cambiano qualcosa a noi non deve interessare.

Ha parlato con Bojan che ha sbagliato molto contro il Lecce?

No, ci ho parlato cinque minuti ieri in campo. Per me non è importante che abbia sbagliato qualche occasione da rete, è importante il lavoro che ha fatto per crearsi queste possibilità. Bojan è un giocatore con una capacità di goleador inquestionabile e non sono preoccupato di nulla.

L’Udinese ha tanti giocatori veloci, Cassetti può essere l’ideale per tamponarli?

Cassetti non è per tamponare ma per attaccare, io voglio che loro si adattino a noi, e non noi a loro. Faccio la squadra in funzione di quello che cerchiamo di proporre.

Rispetto a due settimane fa, guarda a traguardi più ambiziosi?

Per me non è cambiato nulla. Continuerò a non guardare la classifica e lo farò solo nelle ultime 10 giornate.

Borriello sta giocando meno rispetto agli altri: qual è la sua gestione del giocatore?

Succede sempre questo: giocano in 11 e non è facile avere un grande dialogo con i giocatori che non giocano. Io cerco sempre di fargli vedere a tutti che il miglior modo di sperare di essere titolari è allenarsi al 100 %. Adesso ci sono alcuni giocatori che non giocano e il miglior modo per farsi vedere è il campo. Cerco sempre questa concorrenza, la fame, la voglia di fare qualcosa. Nella Roma questo c’è sicuramente: lo vedo nel tifo e nella società. Fame e voglia di vincere.

Lippi in passato ha definito De Rossi ai livelli di Lampard e Gerrard. Lei come lo classifica rispetto a Xavi e Iniesta?

Io non faccio classifiche. Sono tutti e tre grandi calciatori, lo vediamo ogni giorno, ma sono diversi.

Visti i dubbi su Totti e Borriello sarà possibile rivedere Lamela seconda punta e Pjanic trequartista?

Possiamo rivedere qualsiasi cosa: oggi si allena con noi Caprari visto che Francesco e Marco non sono a disposizione e non sono pronti. Vediamo, può essere.

Come pensa di tamponare la propositività degli esterni dell’Udinese?

Attaccando per tutti e 90 i minuti e vediamo come non soffriremo. Questo però sarà impossibile perché di fronte c’è una squadra forte e che sa quello che deve fare. Roma e Udinese sono due squadre che vogliono sempre giocare la partita.

Per la Roma può essere un vantaggio affrontare una squadra che non si chiude?

Vediamo, perché quando fanno il lavoro difensivo loro sono quasi 10 dietro la palla e fanno un contropiede spettacolare. I numeri sono lì per far vedere che è una squadra di alta efficenza e sia l’attacco che la difesa sanno cosa fare per tutta la partita. Si adatta perfettamente alla nostra qualità, dovremo essere ancora più attenti del solito perché il loro contropiede può essere letale.

Bojan è incappato in una serata storta con il Lecce. Sta bene a livello psicologico?

Per me non ha fatto male. Non è stato fortunato nella partita ma nulla di più, non succede nulla. E’ giovane ma può succedere anche ad uno di 34 anni. Quasi non ho parlato di questa situazione. Lui è arrivato nell’area avversaria 2 o 3 volte e non ha fatto gol ma non succede niente. Ha fatto il lavoro offensivo che doveva fare. Non è stato fortunato sotto porta. Sarebbe stato punito se non avesse corso o aiutato la squadra. Presunzione? Quanti gol pensi abbia sbagliato nel primo tempo? Normalmente su 100 volte 95 la butta dentro. Ha sbagliato nel non utilizzare la parte del piede giusta e lui lo sa.

L’inserimento di Taddei è dovuto anche ad una rivalutazione dei giocatori esperti?

Taddei è il miglior esempio di cosa deve essere un professionista. E uno dei giocatori che ha giocato meno e si è comportato come se fosse un titolare. Ha una grande qualità come calciatore e come persona, ha una grande professionalità e questo è un esempio per me. Quando parli con Taddei lui dice sempre: «Io sono pronto», quando c’è da aiutare la squadra. Gli faccio i complimenti e lo ringrazio.

Come stanno Rosi e Totti? Taddei potrà giocare a destra?

Taddei può giocare su entrambe le fasce perché ha un controllo tecnico con entrambi i piedi. Non lo so, è una possibilità. Per quanto riguarda gli altri, oggi (ieri, ndr) vediamo nell’allenamento se saranno a diposizione. Ma non voglio rischiare un giocatore senza allenamento.

Gago: è preoccupato dalla diffida?

Anche Cassetti è diffidato. No non sono preoccupato. La cosa che mi preoccupa è che in ogni partita c’è un cartellino giallo e questo bisogna controllarlo.

Juan può essere della sfida?

E’ possibile, ma non è ancora al 100%… Lui ha giocato due partite che non è riuscito a finire perché deve sempre migliorare il suo stato fisico continuamente. Sta cercando di farlo, con il Milan ha fatto una partita interessante. Ma deve migliorare perché si infortuna spesso. Per quanto riguarda Juan credo sia uno strascico della situazione dell’anno scorso, in cui è stato spesso infortunato e ha giocato infortunato più di una volta. E’ meglio recuperare e poi mettersi a disposizione quando si è recuperato del tutto: è meglio per il giocatore che può recuperare e aiutare al meglio la squadra. Aspetto che Juan possa essere a disposizione e che possa essere a diposizione per 90 minuti, perché non mi piace fare un cambio ogni volta per un centrale. Ci sono tre cambi e spesso uno è per infortunio. Juan si sta allenando in modo adeguato ma cerco di controllare al massimo che il giocatore possa essere a disposizione. Però deve recuperare per tutto quello che ha sofferto.