(Il Romanista - V.Meta) - La Roma che lascia Formello è ancora l’unica squadra imbattuta in Italia, eppure l’umore non può essere il massimo. Colpa dell’illusione di poter fare finalmente il colpaccio coltivata fino a meno di due minuti dalla fine, per quanto nel secondo tempo la Lazio abbia legittimato il pareggio.
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De Rossi: «Pari giusto Non eravamo al 100%»
(Il Romanista – V.Meta) – La Roma che lascia Formello è ancora l’unica squadra imbattuta in Italia, eppure l’umore non può essere il massimo. Colpa dell’illusione di poter fare finalmente il colpaccio coltivata fino a meno di...
Alberto De Rossi aveva pronosticato una bella partita e così è stato: «Credo che oggi (ieri, ndr) si siano viste due squadre molto forti, che si sono affrontate a viso aperto - le prime parole del tecnico nel dopo gara -. È finita come doveva finire, anche se certo un po’ di amaro in bocca rimane per aver preso quel gol proprio all’ultimo. Però ci può stare». Peccato, anche perché nel primo tempo si è vista una Roma capace di grandissima intensità, a dispetto dell’emergenza in difesa e di un centrocampo non al meglio: «Romagnoli è stato bravissimo. Verre e Viviani non stavano b e n i s s i m o , m a hanno stretto i denti. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile anche dal punto di vista fisico, perché loro erano più forti e potenti di noi sotto questo aspetto. Perciò ci siamo dovuti adattare e cambiare un po’ il nostro modo di giocare, sfruttando di più i lanci in profondità a cercare la velocità dei nostri attaccanti.
Nel primo tempo è andata benissimo, nel secondo siamo un po’ calati: come dicevo, ci può stare. Non eravamo al 100% e abbiamo trovato una Lazio molto forte, specialmente davanti, ma credo che nel complesso abbiamo fatto una buona prestazione». Qualcosa è cambiato anche con l’inserimento di Emiliano Massimo (classe ’89, il più anziano in campo) al posto di Ciciretti: «È stata una scelta tecnica - spiega De Rossi -. In quel momento la partita si era incanalata sui binari che volevamo, noi a v e v a m o p r e s o campo e l’impressione era che potessimo portare a casa il risultato. Anche per questo ho dovuto frenare un po’ Verre e Viviani, che altrimenti non ce l’avrebbero fatta a recuperare. Alla fine a b b i a m o p r e s o questo gol su una palla lunga come contro la Fiorentina (in finale di Coppa Italia, ndr): peccato, ci teniamo il primo posto e and i a m o a v a n t i . Mancano ancora tante partite». Il duello con i biancocelesti sembra destinato a essere il tema dominante del girone C: «Faremo di tutto per vincerlo, anche perché sappiamo bene quanto sia importante accedere alle finali senza passare per i playoff. Credo che comunque Palermo e Reggina torneranno a farsi sotto». Dopo quasi un mese si è rivisto Stefano Sabelli, per quanto lasciato inizialmente in panchina: «Il suo era un rientro programmato. La verità è che giochiamo tante partite e quelli che le giocano tutte pagano qualcosa in termini di brillantezza: per fortuna abbiamo questa settimana per recuperare un po’ di energie»
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