(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini) «Grande è la confusione sotto il cielo, dunque tutto è eccellente» . Tranquilli, la Roma non ha scelto d’ispirarsi alle massime di Mao Tse-Tung, anche perché il nuovo corso statunitense di Thomas DiBenedetto
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Adriano: «Roma, scusa Mi faccio male da solo. Fammi restare»
(Gazzetta dello Sport-M.Cecchini) «Grande è la confusione sotto il cielo, dunque tutto è eccellente» . Tranquilli, la Roma non ha scelto d’ispirarsi alle massime di Mao Tse-Tung, anche perché il nuovo corso statunitense di Thomas DiBenedetto
(fotografato al fianco di George W. Bush) probabilmente non gradirebbe. Ma la frase del Grande Timoniere rende bene l’idea della vita quotidiana di un club che si barcamena tra passato e futuro. Con Mexes che saluta (vedi pagine precedenti), Cda come quelli di lunedì assai agitati (non a caso girava voce— smentita— anche di dimissioni di Rosella Sensi) e rinnovi quasi pronti (Perrotta e Cassetti), ci sta bene anche l’ennesima puntata del caso Adriano, che oggi comunque vedrà un nuovo atto con il contatto tra la dirigenza guidata da Montali e il procuratore Calenda. Argomento: rescissione.
Un mese di stopIeri l’attaccante è stato visitato a Milano dal professor Castagna. Esito chiaro: ancora un mese di stop. Adriano, però, è tornato sul suo momento difficile, evidenziato dalla visita saltata domenica scorsa. «Sento parlare di rescissione, c’è polemica — ha detto a Sky—, Io sono disposto a tutto, ho sbagliato a non andare a Trigoria per la visita, ma non mi pare il caso di fare tutto questo. Dipende da loro, non da me. Io sono comunque qui, disposto a tutto. Il dottore Castagna mi ha visto, sto migliorando, bisogna avere pazienza» . Sull’incontro saltato, poi, racconta: «L’appuntamento era per sabato, loro l’hanno spostato a domenica, io pensavo di dover fare un controllo in una clinica, poi l’hanno spostato a Trigoria. Io, visto che lì non ci sono apparecchi per fare esami, mi sono sentito male. Domenica non sono andato perché ero arrabbiato, non sapevo cosa fare, però io faccio del male a me stesso. Ho sbagliato, chiedo scusa ai tifosi, a tutti, alla società. Alla Roma mi sono fatto male tre volte. Ho avuto poche opportunità, però quando ho giocato ho fatto bene. Questo non è stato un anno bello per me, anche questo peggiora le cose, perché quando uno non gioca, pensa a tante cose che sono successe e finisce con il fare uno sbaglio, come ho fatto io» .
RinnoviL’impressione è che la rescissione immediata non sarà facile, ma la Roma al massimo a giugno vuole liberarsene. Dal Flamengo la presidente Amorim dice: «Non tutti i tifosi lo rivorrebbero, in fondo è stato lui a lasciarci» . In Brasile, però, estimatori non ne mancano. Voltando pagina, neppure Cassetti e Perrotta avranno problemi, visto che la prossima settimana dovrebbero sottoscrivere il sospirato prolungamento annuale. Nuovo corso un po’ attempato? Può essere, ma con l’aria di sciogliete le righe che si respira, meglio non perdere tutti i pezzi.
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