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rassegna stampa roma

Roma, Pastore è un problema: stipendio troppo alto

El Flaco guadagna 4,5 milioni netti. Un'enormità, considerando che ha giocato appena cinque partite da titolare in questa stagione

Redazione

Non è Dzeko il peso più difficile sulle spalle di una Roma che deve limare il monte ingaggi. Nonostante l’alto stipendio, infatti, il bosniaco è importante sia da un punto di vista tecnico che commerciale, scrive Francesco Balzani su Leggo. Meno lo sono una schiera di “panchinari” comandati da Javier Pastore e di cui fanno parte pure Perotti, Fazio, Juan Jesus e il ritornante Florenzi (a meno che il Valencia non ottenga un anno ulteriore di prestito). Per un totale di 30 milioni lordi circa all’anno.  El Flaco è lo stipendio più alto della rosa dopo Dzeko con i suoi 4,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2023. Praticamente si tratta di altri 14 milioni netti, un’enormità considerato che Pastore ha giocato appena 5 partite da titolare in questa stagione soprattutto a causa dei numerosi infortuni.

L’ultimo, un’edema osseo all’anca, l’argentino se lo porta dietro addirittura da fine novembre e ancora non è del tutto guarito. Danni collaterali di un acquisto da 25 milioni totalmente sbagliato da parte di Monchi (e Baldini?). A 30 anni e con uno stipendio del genere, infatti, nessuno ha provato a bussare alla porta della Roma. Il club potrebbe chiedere nei prossimi giorni al giocatore di limarsi l’ingaggio vista la situazione economica del club e la crisi post coronavirus, ma il vero miracolo Petrachi lo farebbe in caso di cessione. In Argentina alcuni club lo tentano ma nessuno può offrire nemmeno la metà di quanto guadagna oggi alla Roma. Stesso discorso in Europa dove l’unica timida manifestazione d’interesse è arrivata qualche tempo fa da parte del Lione. C’era la possibilità di andare in Cina dove gli avrebbero garantito lo stesso ingaggio, ma il Covid-19 ha bloccato sul nascere ogni tipo di trattativa. Oggi il mercato per Pastore tace in maniera inquietante mentre hanno fatto rumore eccome alcune dichiarazioni (parzialmente smentite) recenti dell’ex palermitano: “Forse se fossi stato in condizioni fisiche migliori o avessi giocato un po’ di più, sarei rimasto al Psg”.