Il primo ad arrivare è stato Pau Lopez, poi tutti gli altri 27 giocatori: da Smalling a Dzeko passando per Pellegrini e Zaniolo che ha svolto solo lavoro personalizzato, scrive Francesco Balzani su Leggo.
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Primo allenamento a Trigoria e Fonseca torna “mascherato”
La squadra è stata divisa in comitive da 4 giocatori su diversi campi e divisi per fasce orarie di 60 minuti tra le 9,30 e le 13
In mascherina, ma con gli occhi sorridenti di chi sta per riabbracciare un amore trascurato per due mesi. In attesa del via libera del Governo al campionato la stagione della Roma è ricominciata.
Ieri Trigoria ha aperto le porte non per le visite mediche ma per il primo allenamento “individuale”. Appena arrivati i calciatori si sono sottoposti alla doppia misurazione, temperatura e ossimetria. Poi la squadra è stata divisa in comitive da 4 giocatori su diversi campi e divisi per fasce orarie di 60 minuti tra le 9,30 e le 13. I magazzinieri hanno igienizzato i paletti e i palloni tra una seduta e l’altra. Il tutto sotto gli occhi di Fonseca (in mascherina nera e a distanza) e del ds Petrachi.
La seduta è durata circa un’ora anche perché le condizioni fisiche non sono certo al top. Dieci i metri di distanza tenuti tra un giocatore e l’altro. A fine allenamento i giocatori si sono spogliati nella stanza singola dove hanno fatto anche la doccia e poi ritirato il cestino del pranzo studiato dal nutrizionista da consumare a casa. Tutto quindi è andato per il meglio in attesa del 18 maggio, giorno in cui si punta a tornare ad allenarsi in un gruppo unico.
Le brutte notizie arrivano sul fronte societario. Dopo Friedkin, infatti, si è tirato indietro pure Vitek. L’immobiliarista ceco stava trattando per l’acquisto dei terreni di Tor Di Valle - dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. A comunicare lo stop alle trattative è stato il Ceo del gruppo: "Alle condizioni finanziarie di cui avevamo parlato, non è possibile concludere l’accordo".
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