“Dal punto di vista personale quest’estate pensavo che la squadra avesse un livello superiore a quello che abbiamo. Pensavo fosse più facile da migliorare. Si risolverebbe facilmente solo con tanti soldi. Noi invece non possiamo cambiare 5-6 giocatori, non possiamo fare pazzie“. Questo è il “de profundis” alla stagione fatto da José Mourinho al termine di Roma–Juventus 3-4, nona sconfitta in 21 giornate di campionato, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera. La classifica parla chiaro: il distacco dal quarto posto è di 9 punti e l’Atalanta ha anche una partita da recuperare. Se possibile, il campo parla ancora più chiaramente: la Roma ha vissuto alla grande solo una giornata, proprio a Bergamo contro la squadra di Gasperini. Mou ha sottolineato che Maitland-Niles e Sergio Oliveira arriveranno in prestito. Vorrebbe fare la rivoluzione ma sa che non è possibile. Xhaka è l’identikit del calciatore “cattivo” che Mourinho vuole in squadra. Ci vuole “personalità”, da figlio di kosovari, per fare il gesto dell’aquila sotto il naso dei calciatori serbi (vittoria della Svizzera al Mondiale di Russia e caso internazionale).
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Corriere della Sera
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Lo svizzero è l’identikit del calciatore “cattivo” che Mourinho vuole in squadra
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