«Dobbiamo arrivare all’obbiettivo: il secondo posto. Ciascuno di noi, nell’ambito del suo ruolo, dovrà mettere da parte convinzioni e opinioni. Ora bisogna stare uniti! Contro il Genoa ci giochiamo una parte consistente di questo risultato e sono sicuro che, assieme, ce la possiamo fare. I processi e le decisioni sul futuro, rimandiamoli a giugno. Giocare mi fa piacere, ma valuto al di là della mia presenza in partita: mi sento di dare un contributo dentro e fuori dal campo. Voglio chiarire una cosa: io non ho mai chiesto di cambiare il mio contratto. Proprietà, società e io siamo sempre stati in sintonia su quest’argomento. È la passione che mi lega a questi colori. Non sono mai stato e mai sarò un problema per la Roma. Applaudirò dal campo, dalla panchina e dalla tribuna i calciatori che indossano e indosseranno questa maglia. Per questa squadra ho sempre desiderato il meglio. Il rispetto verso tutti è importante e non deve mai mancare. Ora più che mai: daje Roma!».
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Totti: «Campo, panchina o tribuna farò sempre il bene della Roma»
«Non ho chiesto di cambiare il contratto, non sarò mai un problema» promette il Capitano
Parole di Francesco Totti, affidate al suo sito. Arrivano dopo la sostituzione contro l’Inter (51 minuti) e la panchina contro il Sassuolo. Non un momento qualunque. Le statistiche delle ultime dieci partite di campionato sono queste. Con Totti titolare: sei partite, quattro pareggi (Verona, Juve, Chievo e Atalanta), due sconfitte (Samp e Inter), nessuna vittoria, 4 punti conquistati su 18 disponibili. Senza Totti: quattro partite, tre vittorie (Cesena, Napoli e Sassuolo), un pareggio (Torino), nessuna sconfitta, 10 punti su 12 disponibili.
Il calcio è uno sport di squadra, per cui non si può dare un valore assoluto a numeri che coinvolgono un gruppo intero di giocatori e non un singolo. Però alcune tendenze sembrano chiare: 1) Totti è stato utilizzato troppo (1.484 minuti in campionato, l’anno scorso furono 1.664 in totale) rispetto alla sua età, 38 anni compiuti a settembre; 2) ha giocato anche in condizioni precarie, come a Cagliari, l’8 febbraio; 3) la sua convivenza con Pjanic non è semplice, come per primo aveva detto Zdenek Zeman, che aveva cercato invano una posizione per evitare che ««si pestassero i piedi in campo»; 4) il punto più alto della sua stagione è stato il derby di andata (11 gennaio), quando nel secondo tempo giocò da centravanti e trascinò la squadra da 0-2 a 2-2 con una doppietta. Se Totti gioca avanzato non c’è sovrapposizione con Pjanic, se torna indietro a giocare da «falso nueve» sì. È stato questo il motivo per cui, dopo lo stop di Keita nel riscaldamento, Garcia ha preferito inserire Doumbia - nel 4-3-3 - anziché Totti?
E contro il Genoa? Il modulo sarà importante, tenendo conto che una maglia per Gervinho è sempre sicura. Con il 4-3-3 Totti ha più probabilità di giocare, con il 4-3-1-2 meno. La prima ipotesi è la più probabile, anche perché né Keita né Ljajic sembrano recuperabili per domenica (ore 12.30). In ogni caso, Totti rispetterà la scelta di Garcia. Conta la Roma.
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