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Il Pagellone 2021: Dai 6 di vergogna con Spezia e Bodo al 4 maggio d’orgoglio

Francesco Balzani

Per risvegliare giganti addormentati a volte ci vuole anche qualche parola di conforto. Messa da parte la gratitudine per aver salvato la Roma da mani inesperte e per aver coperto buchi neri di bilancio causati dalla precedente gestione è arrivato il momento del giudizio (parziale si intende) anche per Dan e Ryan Friedkin. Difficile fare meglio in queste condizioni, e il colpo Mourinho è qualcosa che somiglia molto al risveglio di quel gigante. Ma non siamo qui a commentare i risultati sportivi. Per quelli ci concediamo ancora un medio periodo di tolleranza dopo 13 anni di trofei impolverati. Il voto basso è per la comunicazione, anzi per la mancata comunicazione dei Friedkin. E non tanto per i media che non devono rivendicare un diritto di attenzione. Quanto per quei tifosi che negli anni hanno goduto o meno delle capacità dialettiche di Viola e Sensi. Il troppo stroppia, e lo hanno dimostrato i fiumi di parole e parolacce di Pallotta in questi anni. Ma anche il troppo silenzio rischia di diventare ambiguo, di eccessiva e mal velata superiorità. Questa città vive di dialettica, respira di stati d’animo. Nasconderli sempre e comunque a chi giova?