Nelle prime chiacchierate romane, era stato gioco forza chiedere a Thomas DiBenedetto quale fosse l'origine di un monile tanto vistoso: "E' un ricordo affettivo del Trinity College, niente a che vedere con i successi dei Red Sox". Domanda e risposta per scavare nell'intimo del nuovo presidente romanista.
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Il Signore dell'anello
(di Mirko Porcari) – Un legame, indissolubile, con il passato: l’orgoglio di essere stato e la voglia di mostrarlo al mondo. Un anello, simbolo dei ricordi che sfociano nella passione, indossato con il vanto di chi ha fatto la storia.
Cambiato lo scenario, dalla capitale d'Italia a quella del Massachusetts, il futuro della Roma inizia a conoscere pezzi di verità: nomi, numeri e sogni, ma l'anello è sempre lì, mostrato in mondovisione per ricordare l'origine di tutto. "Speriamo che la squadra giallorossa possa avere tanti successi, aprendo un ciclo simile a quello del Milan di Berlusconi". Citazioni, non a caso, di un altro imprenditore che ha rivoluzionato ( a modo suo) il mondo del calcio. Guardandosi intorno, avvertendo la passione del mondo romanista filtrato attraverso gli occhi dei giornalisti, Thomas DiBenedetto ha cominciato a capire la portata del suo passo.
Non una camminata, ma una corsa verso il cuore della gente, business e pathos riassunti in un nuovo, immaginario, anello: squadra, società e tifosi, un cerchio che si è appena creato e che solo "coloro che si distinguono nel corso della vita" possono cementare...L'inizio è di quelli giusti, c'è da attendere per il domani.
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