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E la Roma rivaluta Greco

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) Dopo l’infortunio che l’estate scorsa lo ha costretto a fermarsi per molto tempo, Leandro Greco è pronto a dire la sua.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) Dopo l’infortunio che l’estate scorsa lo ha costretto a fermarsi per molto tempo, Leandro Greco è pronto a dire la sua.

Fu proprio Luis Enrique a bloccarne la cessione al Lecce quando ormai l’affare sembrava fatto. Greco aveva riscoperto il sapore che aveva il giocare con la maglia del cuore, quella della Roma, già nel periodo in cui l’allenatore era Ranieri. Romano e romanista, cresciuto nel vivaio giallorosso, ha dovuto attendere a lungo prima di farsi apprezzare dalle parti di Trigoria e dai tifosi della Roma.

IMPEGNO - Ora però Greco non vuole perdere altro tempo, Il suo contratto scadrà al termine di questa stagione: la società non può permettersi di perderlo a zero euro così come la Roma dovrà prendere una decisione su di lui. Perché quando si parla di rinnovi di contratto, non si pensa mai che anche l’accordo di Greco è in scadenza. A Novara, per il tempo in cui è rimasto in campo, il mancino ha garantito le solite buone dosi di impegno, sacrificio e giocate efficaci. E’ stato il migliore nel brutto primo tempo della Roma. Greco è un giocatore particolare, uno che ha nelle corde almeno tre o quattro ruoli. Può giocare interno, esterno, mediano o anche centrale avanzato; centrocampo a tre o a quattro, in linea o meno, per lui non fa differenza.

RIENTRO - Dopo essere subentrato a Marassi, quando Luis Enrique scelse lui nella ripresa per sostituire Lamela, sabato sera a Novara è partito titolare. Il tecnico spagnolo ha poi spiegato di averlo tolto dopo un’ora perché non ha ancora tutta una partita nelle gambe. Oltre a sottolineare questo però, Luis Enrique gli ha fatto i complimenti: «Il suo atteggiamento in campo è da lodare» . Bella soddisfazione per il centrocampista. Che però è maturo, è diventato uomo e giocatore nelle esperienze maturate lontano dalla Capitale e oggi sa perfettamente che è inutile montarsi la testa, quanto continuare solo a lavorare con impegno. A Verona, quando giocava con l’Hellas, Greco ha trovato l’amore e dimostrato di poter essere un buon giocatore. A Pisa, sotto gli ottimi consigli di Ventura, ha fatto ulteriori passi avanti; l’attuale tecnico del Torino lo schierò anche esterno del centrocampo a quattro.

FUTURO - Forse però il ruolo dove Greco rende al meglio è quello di mezz’ala sinistra, posizione occupata nell’esperienza di Piacenza, la stessa in cui ha giocato sabato sera a Novara. Quantità e qualità. In più un’età media che alla Roma hanno soltanto in quattro, gli anni dai 25 ai 30 che sono quelli in cui un giocatore trova la piena maturità. Con un sogno, ma anche con la consapevolezza che se non si dovesse realizzare si potrebbe sempre inseguire da qualche altra parte.