Programmazione. Una parola spesso abusata negli ambienti di lavoro, ma che riflette pienamente la differenza tra una stagione di successo e una di rincorsa, come quella vissuta dalla Roma quest'anno. Programmazione, quella che il club giallorosso al momento sembra non avere. Rinnovi e mercato in ritardo, allenatori "idolatrati" e poi esonerati nel giro di poche settimane, scelte sbagliate dettate dalla fretta di dover mettere una toppa agli errori precedenti. Questa è la realtà della Roma di oggi ma che non può esserlo per quella del futuro, soprattutto se si vuole tornare ad ambire per le posizioni che contano. Ancelotti vuole calma, rispetto dei ruoli e coesione di tutti gli ambienti di lavoro. Dal magazziniere al presidente. Tutti uniti per un unico obiettivo. Senza lasciare spazio ad inimicizie o ambizioni personali.
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