Dopo i mesi di pausa estiva, le soste per gli impegni delle nazionali vanno di diritto al secondo posto del podio dei periodi dell’anno meno sopportati da un tifoso di una squadra di club. Milioni di supporters in tutta Europa passeranno il weekend tormentandosi e ponendosi a vicenda la fatidica domanda: “Domenica che facciamo?”. A Trigoria, dopo la giornata di riposo concessa ieri, se ne sono resi conto già da oggi. Nel centro sportivo ‘Fulvio Bernardini’ rimbomba l’eco per le tante assenze forzate. Meno dodici uomini, anzi, undici, perché Dzeko è rimasto a Roma per altre 24 ore. Domani lascerà la Capitale anche lui per raggiungere il ritiro della Bosnia, ma in casa giallorossa si rivedrà Manolas, rientrato oggi dalla Grecia.
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Torna Manolas, ma la Bosnia vuole Dzeko in campo. La Roma pubblica il bilancio: ecco stipendi e commissioni
Il centravanti domani raggiungerà il ritiro di Sarajevo, dove è atteso già per la sfida di sabato contro il Galles. Pubblicato il bilancio: salgono le quote di Pallotta. Plusvalenze: 56 milioni nel 2014, 38,5 nel 2015. Doumbia torna sulla sua...
DZEKO DOMANI IN BOSNIA - Il caso del centravanti bosniaco è quello che più preoccupa in casa Roma. Dzeko oggi ha svolto lavoro personalizzato insieme a Ruediger (che migliora), ma da domani sarà a disposizione del commissario tecnico della Bosnia, Mehmed Bazdarevic. Oggi l’assistente dell’allenatore, Dragan Peric, ha parlato in conferenza stampa rassicurando i tifosi di Sarajevo: “Nonostante le prime previsioni non fossero positive, è possibile che Edin sia pronto per il match contro il Galles. Sta ancora facendo le terapie, ma da quello che sappiamo potrebbe giocare”. Sicuramente più preoccupata la società giallorossa, che non ha potuto trattenere il giocatore a Trigoria per farlo recuperare al meglio dall’infortunio al legamento collaterale del ginocchio destro. Inevitabile la sua partenza: il legame dei bosniaci alla nazionale è decisamente più sentito rispetto ad altri, da capitano Dzeko vuole essere vicino ai suoi compagni per le due sfide fondamentali per la qualificazione agli Europei contro Galles e Cipro. Il centravanti già ieri ha dichiarato che scenderà in campo soltanto se si sentirà guarito. Non resta che incrociare le dita.
MANOLAS TORNA A TRIGORIA - Intanto, come anticipato prima, Kostas Manolas ha fatto rientro a Roma nel pomeriggio di oggi. Il difensore centrale è alle prese con un forte dolore alla schiena ed al costato a causa di una contusione rimediata nella trasferta di Borisov. Ieri ad Atene, dove si trovava con la sua Grecia, ha svolto una risonanza magnetica che ha evidenziato un trauma all’emicostato destro. Nulla di preoccupante, ma la nazionale ellenica è ormai fuori dai giochi, un suo impiego in campo avrebbe solo portato ulteriori danni non necessari. Domani a Trigoria ritroverà i suoi compagni, che oggi hanno svolto una doppia seduta di allenamento. La mattinata è iniziata con un lavoro in palestra, poi tutti in campo per svolgere esercizi tecnici e sul possesso palla. Oltre a Dzeko e Ruediger, anche Keita, Falque e Strootman hanno proseguito i rispettivi lavori personalizzati. Assente Totti grazie ad un permesso concordato dalla società. Nel pomeriggio partitella in famiglia contro la Primavera di Alberto De Rossi.
BILANCIO 2014/2015, SALGONO LE QUOTE DI PALLOTTA - Intanto è stata resa pubblica la Relazione Finanziaria Annuale al 30 giugno 2015 della Roma. Ad una prima lettura del bilancio, tante le notizie interessanti che ne escono fuori. La prima è sicuramente la più importante: Thomas Di Benedetto, primo presidente dell’era americana, non possiede più azioni della controllante A.S.RomaSPVLLC. Salgono, di conseguenza, le quote di Pallotta (81.653.791) e D’Amore (21.492.540). Viene inoltre annunciato il rinnovo del contratto di Italo Zanzi, che resterà CEO giallorosso fino al 30 giugno 2017. L’americano è il dirigente giallorosso più pagato: il suo stipendio ammonta a 1,52 milioni di euro. Dietro di lui Sabatini (1 milione lordo) e Baldissoni (762mila euro). Interessanti anche le cifre pubblicate sulle plusvalenze realizzate dal direttore sportivo: 56 milioni di euro al 30 giugno 2014, 38,5 milioni al 30 giugno 2015. Da segnalare il ricorso alla FIFA per il mancato pagamento dell’Al-Ittihad per il prestito di Marquinho.
A far parlare in città anche la voce "Oneri accessori - compensi ad intermediari" dove vengono elencate le cifre distribuite agli agenti una volta acquisito un calciatore. Il valore è 20 milioni e 307 mila euro, ma chi ha destato più domande è Nemanja Radonjic acquisito dalla Roma per 1 milione e 40 mila euro e pagando all'agente 3 milioni e 100 mila euro, circa il triplo dell'effettivo valore del calciatore per un totale di 4 milioni e 140 mila euro. Radonjic (grande amico di Ljajic e assistito dalla stesso agente Fali Ramadani) dopo un anno di prestito all'Empoli è tornato questa estate a Roma, ma ad ora non si anno sue notizie nè in prima squadra nè in Primavera. L'attaccante posta sul suo profilo Instagram foto con la maglia della Serbia Under 19.
DOUMBIA: “A ROMA FISCHI DAL PRIMO GIORNO” - Parlando di plusvalenze, difficile pensare di poterne fare una con Seydou Doumbia. Il centravanti, acquistato nella scorsa sessione di calciomercato invernale dal CSKA Mosca per 14,4 milioni di euro, ad agosto è tornato da dove era partito dopo mesi di critiche e contestazioni. Due soli gol in 4 mesi di Roma, ben 9 nelle sue 10 presenze con il club russo. Una vera e propria trasformazione. Dal ritiro della Costa d’Avorio Doumbia è tornato a parlare della sua esperienza nella Capitale: “Non riesco ad immaginare un mio ritorno a Roma. Lì è andata male. I tifosi hanno iniziato a fischiarmi sin dalla prima presenza, e da lì non si sono più fermati fino alla mia partenza”. L’ivoriano, però, cerca di trovare una giustificazione al perché dei fischi: “Il mister, Rudi Garcia, mi ha fatto giocare appena rientrato dalla Coppa d’Africa. Probabilmente non ero ancora pronto”. Eppure a gennaio la sua decisione era ricaduta sul club giallorosso anche per il tecnico: "Ho scelto la Roma perché l’allenatore è francese, ma anche per il mio connazionale Gervinho. A Trigoria non è andata, ma è possibile che un giorno tenterò nuovamente la fortuna in uno dei maggiori campionati europei”.
CANDELA: “DELUSIONE SE LA ROMA NON VINCE LO SCUDETTO” - Continua a tenere banco la discussione legata alla favorita per la conquista del campionato. Carlo Ancelotti, campione d’Italia con la Roma nel 1983 ma soprattutto uno dei più importanti allenatori d’Europa, vede proprio nella squadra di Rudi Garcia la principale candidata al titolo. Della stessa idea anche Vincent Candela, intervistato da Forzaroma.info in occasione della partita di beneficenza svoltasi ieri alla Totti Soccer School: “Lo scudetto lo vincerà la Roma. Se non lo vincerà sarà una grande delusione, per me e per tutti i tifosi”. L’ex terzino romanista ha poi fatto il punto sull’attuale situazione dei giallorossi: “Ci sono stati alti e bassi dall’inizio della stagione, aspettiamo la fine di ottobre per capire se può lottare veramente fino alla fine per lo scudetto, o se c’è qualcosa che non va. Ho molta fiducia in questi giocatori perché la base c’è”. C’è un’altra frase che sicuramente balza agli occhi del lettore: “Entro cinque anni mi vedo io sulla panchina della Roma”. Chi vivrà, vedrà.
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