Stadio Roma, arrestato De Vito ma l’iter procede. Schick: “Sorpresi da Monchi” e si rivede Under

Nel giorno in cui la Roma torna ad allenarsi a Trigoria, a scuotere la capitale è l’arresto di Marcello De Vito con l’accusa di corruzione e traffico di influenze. Parnasi gli aveva promesso il pagamento di una tangente da 95.000 euro, non solo per lo stadio che dovrebbe sorgere a Tor di Valle, ma anche per Fiera di Roma. Immediata le risposta della Sindaca Raggi: “Abbiamo chiesto approfondimenti”. Parole che trovano maggiore forza anche dopo la decisione del vicepremier Di Maio di cacciare De Vito dal Movimento 5 Stelle. Già pronto, infatti, il sostituto: sarà Enrico Stefàno. In tarda mattinata presso la Procura di Piazzale Clodio, il pm Ielo ha fornito maggiori dettagli circa l’indagine “Corruzione astrale”: “L’As Roma non è coinvolta. Non chiederemo di bloccare l’iter dello Stadio. Per ora non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. L’iter al momento non risulta alterato, ma è una cosa che ora non ci interessa e di cui non ci occupiamo”. Dichiarazioni commentate poi anche dal vice presidente esecutivo del club giallorosso, Mauro Baldissoni: "Sull'approvazione del progetto, non ci possono essere dubbi e non ci devono essere dubbi. Questo è un diritto acquisito da parte della Roma". 

TRIGORIA - Intanto la squadra è tornata ad allenarsi oggi (fatta eccezione dei Nazionali) dopo i giorni di riposo concessi da Ranieri. Manolas, vista la lesione al soleo del polpaccio destro, è già rientrato a Trigoria e continua a svolgere lavoro individuale alternato a terapie come Pastore, De Rossi e Lorenzo Pellegrini. Qualche apprensione in più la crea Kolarov, ancora al seguito della Serbia nonostante gli acciacchi muscolari che non gli hanno permesso di scendere in campo contro la Spal. Piccoli passi in avanti per Under che rivede il lavoro sul terreno di gioco e non trattiene la propria felicità sui social, mentre il resto della squadra si è allenata regolarmente in campo con un ampio focus tattico. 

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SCHICK - Certo Ranieri visti i tanti assenti lavorerà in questi quindici giorni con il freno a mano tirato. Dopo il flop tattico di Ferrara, c’è da capire se al rientro saranno ancora Dzeko e Schick a giocare insieme o se verranno intraprese altre strade. Di sicuro il centravanti ceco ha gradito le parole del tecnico appena tornato a Trigoria. “Ovviamente sono stato felice” ha detto l’ex Sampdoria dal ritiro della Repubblica Ceca. Tanto contento quanto sorpreso dall’addio di Monchi: “Ha colpito tutti, non ci aspettavamo che se ne andasse. Era un direttore sportivo molto onesto, ci sosteneva e ci difendeva sempre”. Ora, però, l’obiettivo è ripartire e concludere al meglio la stagione. “Ranieri sta provando a infonderci positività, a ripulire un po’ l’ambiente, e gli sta riuscendo” ha concluso Schick.

FUTURO - Lavoro arduo dunque quello che attenderà il mister giallorosso e che si ripercuoterà inevitabilmente sulle scelte estive. Il casting per la panchina è già partito e il nome caldo resta sempre quello di Maurizio Sarri, ai ferri corti con il Chelsea. Attenzione anche allo scenario di mercato che porterebbe a Roma Gasperini, tecnico già preso in considerazione prima dell’avvento di Eusebio Di Francesco e favorito secondo i bookmakers. Solo questione di tempo, invece, dovrebbe essere la nomina di Totti a nuovo responsabile dell’area tecnica. Con il nuovo incarico tratterà da più vicino i rinnovi di Dzeko e Zaniolo. Il primo in orbita Inter e con Belotti pronto ad arrivare nella Capitale, mentre per il secondo la Juventus sembrerebbe voler fare sul serio. La buona notizia, però, è che a due anni dall’addio al calcio sembrerebbe aver trovato il suo percorso nel club e non solo perché oggi è stato ufficialmente presentato come ambasciatore FIGC per Euro 2020. “Un orgoglio” ha commentato l’ex capitano della Roma, già pronto per le sue nuove avventure.