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Schick: “L’addio di Monchi ci ha sorpreso. Ranieri sta provando a ripulire l’ambiente”

LaPresse

L'attaccante della Roma parla dal ritiro della nazionale: "Nel club sono cambiate molte cose. Il ds? Non ci aspettavamo che se ne andasse. Il tecnico sta cercando di infonderci positività, di rimettere a posto le cose"

Melania Giovannetti

Patrik Schick torna a parlare. Direttamente dal ritiro della sua Repubblica Ceca, l'attaccante giallorosso ha rilasciato una lunga intervista al portale ceco isport.cz per commentare la rivoluzione vissuta dalla Roma nelle ultime settimane, dall'addio di Di Francesco e Monchi all'arrivo di Ranieri, passando anche per la mancata qualificazione ai quarti di finale della Champions League. Ecco le sue dichiarazioni:

Sei deluso per l'eliminazione dalla Champions League?

È un peccato, soprattutto dopo la semifinale dello scorso anno. Volevamo andare avanti e abbiamo trovato il Porto, un avversario alla nostra portata. Dopo la prima gara sembrava che potessimo davvero passare. Sono ancora dispiaciuto. Da quel momento sono cambiate molte cose nel club.

L'arbitro non vi ha dato un rigore.

Già, eppure era visibile dagli schermi. Dopo il rigore dato al Porto, ero convinto che l'arbitro sarebbe andato al Var visto che in quel caso l'ha fatto. Non abbiamo capito perché non abbia nemmeno guardato. Ha ricevuto alcune informazioni e basta. Eravamo molto delusi e non abbiamo compreso perché non abbia nemmeno guardato in un momento così importante nei minuti finali.

Uscire in questo modo è crudele.

L'anno scorso siamo usciti in semifinale contro il Liverpool, al ritorno ci mancava un gol per arrivare ai supplementari e non ci hanno dato due rigori. Quest'anno è successa una cosa simile. Mi dispiace, ma devo anche ammettere che il Porto ha giocato molto bene. Nella gara di ritorno hanno fatto meglio.

Hai detto che tante cose sono cambiate nel club da quando siete stati eliminati dalla Champions. C'è un'atmosfera più piacevole con Ranieri?

Piacevole... non è mai piacevole quando un allenatore se ne va e altre persone perdono il lavoro. Un dottore, l'allenatore, il suo staff, un fisioterapista... queste persone se ne sono andate. E anche Monchi. Ranieri, il nostro tecnico, sta provando a infonderci positività, a ripulire un po' l'ambiente, e gli sta riuscendo. È un allenatore onesto, anche se lo conosco da pochi giorni. Il suo primo compito è stato quello di sistemare l'ambiente e rimettere insieme i pezzi.

Sei stato contento delle sue parole quando è arrivato?

Ho sentito le sue dichiarazioni in conferenza, poi mi ha parlato prima della gara contro l'Empoli. Ovviamente sono stato contento di quello che mi ha detto, ho segnato un gol e abbiamo vinto.

Senti maggiore fiducia da parte sua?

Vediamo, abbiamo giocato solo due partite con lui. Purtroppo abbiamo perso la gara con la Spal, e questo ci complica le cose. Ora c'è la pausa, non so come andrà. Vedremo quando torneremo.

Vi ha colpito l'addio di Monchi?

Ha colpito tutti, non ci aspettavamo che se ne andasse. Era un direttore sportivo molto onesto, ci sosteneva e ci difendeva sempre. Ci ha sorpreso molto, sono dispiaciuto che ci abbia lasciato. Piaceva a tutti, nessuno aveva alcun problema con lui. Ogni giorno ci seguiva in allenamento, chiunque aveva un problema poteva andare da lui e divertirsi.

Ora nella Roma comincerà una nuova era?

Non la chiamerei del tutto una nuova era. In tutto il mondo gli allenatori lasciano le squadre. Vedremo ora cosa cambierà. Dobbiamo andare avanti fino alla fine della stagione, poi vedremo in che direzione vorrà andare il club.

Nelle ultime settimane stai facendo bene. Porterai questo stato di forma anche in nazionale?

Le partite in Italia sono diverse rispetto a qui. Ora a livello fisico sto bene.