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Roma, un Pipita di sogni e dubbi. Ecco i motivi per prendere (o non prendere) Higuain

Francesco Balzani

Il Peso del gol

L’ultimo anno del Pipita è stato un disastro tra Milan e Chelsea. L’arrivo in rossonero sembrava il preludio di una bella storia, ma dopo qualche settimana la forma fisica dell’argentino e le difficoltà di gioco di Gattuso lo hanno reso praticamente inefficace. Nemmeno Sarri, che a Napoli lo ha esaltato oltre ogni possibilità, è riuscito a tirarlo su. Nonostante questo sono arrivati 13 gol divisi tra le due maglie. Appena uno in meno di Dzeko che ha giocato lo stesso numero di partite (40) di Higuain. Nei suoi cinque anni e mezzo passati fin qui in serie A il Pipita ha messo a segno 160 gol in 273 gare. Una media pazzesca, su per giù la stessa che teneva in Liga con la maglia del Real Madrid. Ventitrè quelli messi a segno tra campionato e coppe con la Juve nel 2017-2018, e quindi appena un anno fa.

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Concorrenza e prezzi

La partenza di Dzeko è ormai sicura nonostante i tentativi in extremis della società per trattenere il bosniaco. Piaccia o non piaccia Edin è stato con 87 gol il settimo marcatore della storia romanista, uno dei più prolifici della serie A. Per sostituirlo non può bastare un Pavoletti qualsiasi. Ma il budget della Roma piange, e con 30 milioni non puoi certo arrivare a Lukaku. Così a Londra è stata sfogliata la margherita: niente Belotti, niente Zapata, niente Icardi. Si era scesi fino a Petagna, senza una reale convinzione. Da qui nasce l’idea Higuain. La Roma incasserebbe 33 milioni dalla cessione di Manolas vista la clausola totale da 36 (tre vanno al greco), e a quel prezzo non si trova tanto di meglio a meno che non si voglia scommettere su un giovane. Lo stesso Pipita non ha altre offerte, fatta esclusione per Cina o Emirati, e vorrebbe restare in Italia.

Modulo

Il calcio ultra offensivo di Fonseca è una manna dal cielo per gli attaccanti. Nell’ultimo anno, al Milan, Higuain si è spesso lamentato per i pochi palloni e per una manovra di certo poco ambiziosa. Col portoghese, invece, l’argentino giocherebbe davanti a tre trequartisti che potrebbero essere El Shaarawy, Zaniolo e Under. Lo sa bene Facuno Ferreria, attaccante dello Shakhtar fino alla scorsa stagione. Con Fonseca ha messo a segno 43 gol in 74 partite. Una punta con le caratteristiche da killer d’area di rigore come Gonzalo sarebbe perfetta.

Higuain

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