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Roma, serve la svolta nel mese della verità. Fazio: “Tutte finali, vogliamo il quarto posto”

LaPresse

Dal Chievo alla doppia sfida contro il Porto, fino al derby: la squadra giallorossa si gioca tanto nei prossimi trenta giorni. Contro i clivensi riposo per De Rossi, straordinari invece per Kolarov, Dzeko e Zaniolo

Jacopo Aliprandi

Lo stadio si fa, adesso però serve la svoltasulcampo. Dopo il fischio d'inizio della sindaca Raggi ad avviare il cantiere entro l'anno, adesso la Roma deve concentrarsi sulla partita che dovrà affrontare venerdìsera al Bentegodi contro il ChievoVerona. L'inizio di un ciclo che comprenderà anche l'ottavo di finale di Champions League contro il Porto. Il gioco si fa duro, e una Roma fino ad ora fiacca e sperduta deve ritrovarsi e cominciare a giocare sul serio. Perché nei prossimi trentagiorni la squadra di Eusebio Di Francesco si gioca il presente e il futuro. Sei partite tra campionato e Champions: Chievo, Bologna, Frosinone, Lazio e le due sfide europee contro i lusitani: una doppiafatica che può far risorgere o seppellire la Roma.

FAZIO - Il Comandante suona la carica. "Dobbiamo guardare avanti giocando tutte la partite come se fossero finali, in campionato e in Champions". Federico Fazio ai microfoni di Sky è soddisfatto della reazione dei suoi dopo il pareggio casalingo contro i rossoneri. Ma serve anche di più per uscire dal quartetto delle quinte e provare ad allungare e distaccare le altre dalla zona Champions:"Dobbiamo arrivare nei primi quattro posti, sappiamo bene quanto sia bello giocare in Europa, al di là di andare più lontano possibile nel torneo. Vogliamo andare avanti ai quarti, ma sappiamo che è anche bello poterla giocare il prossimo anno".

ALLARME CHIEVO - Prima del Porto, la delicata sfida contro il Chievo. Delicata per due motivi: la gara d'andata terminata due a due, con la rimonta clivense e la vittoria scampata per l'intervento di Olsen negli ultimi minuti, e la crescita della squadra di Di Carlo. Perché nonostante i nove punti raccolti nelle ultime undici partite, i veneti hanno mostrato segnali di miglioramento nel gioco e di speranza nella lotta alla salvezza. Non dare nulla per scontato, soprattutto contro una squadra che non ha niente da perdere. "Bisogna giocare la palla rimanendo compatti in difesa - le parole di Fazio -. Sarà una gara difficile, come tutte quelle che mancano. Soprattutto queste partite con squadre come il Chievo che si giocano la salvezza per non andare in Serie B. Il girone di ritorno è sempre più difficile e sicuramente anche questa partita lo sarà".

TRIGORIA - Squadra quindi al lavoro per ultimare la preparazione alla sfida di venerdì. Nell'antivigilia del match dopo una sessione in sala video, i giallorossi hanno prima lavorato in palestra e poi sono scesi in campo per un focus tattico. Lavoro individuale per Under, Perotti e Jesus. Individuale programmato per Manolas. Inevitabile venerdì un po' di turnover nonostante Di Francesco non voglia rompere alcuni equilibri riconquistati nella gara col Milan: De Rossi al Bentegodi siederà in panchina per riposare in vista del Porto (una rivincita per lui dopo l'espulsione rimediata nei preliminari di tre anni fa), al suo posto Nzonzi con Cristante. Possibile riposo anche per Karsdorp, straordinari invece per Kolarov, Dzeko e Zaniolo. Per sciogliere qualche dubbio sulla formazione, la conferenza stampa di Di Francesco fissata alle 13.30 di domani.

BALDISSONI - Il vicepresidente della Roma MauroBaldissoni questa mattina ha invece partecipato alla presentazione dell'ebook "Donne di calcio", curato da “Il Sole 24 Ore”  e dedicato al calcio femminile. Nella sede dell'Istituto del Credito Sportivo il dirigente giallorosso ha fatto il punto della situazione sullo sviluppo del calciofemminile e della squadra giallorossa: "Abbiamo detto che c’è bisogno di crescita e infrastrutture. Noi abbiamo fatto lo sforzo di recuperare il Tre Fontane. Ma siamo un po’ in difficoltà perché sentiamo incertezza per il futuro. Non abbiamo capito in Federazione dove va ad atterrare il calcio femminile, come continuerà ad occuparsene. Non abbiamo capito come queste ragazze verranno inquadrate: professionismo o no forse è una semplificazione, ma bisogna mettere le ragazze in condizione di lavorare come atlete di eccellenza. Noi dobbiamo chiedere alle ragazze uno sforzo di alto livello, ma dobbiamo avere gli strumenti per poterglielo chiedere. È difficile avere una giocatrice che viene da un campionato più evoluto, perché non siamo in condizione e non ci sono gli strumenti. Non cerchiamo risposte oggi, ma c’è bisogno di sapere queste cose. Vogliamo continuare a investire, ma serve chiarezza. Serve una struttura tecnico-organizzativa alla pari e una copertura mediatica come quella che stiamo portando avanti noi. Vorremmo sapere al più presto che tipo di sviluppo si potrà garantire", l'appello di Baldissoni.