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Chi sono i collaboratori nello staff di Mourinho: da Cerra a Lalin e Salzarulo

Da sinistra: Nuno Santos, Giovanni Cerra, Carlos Lalin, Joao Sacramento e José Mourinho (Foto Instagram)

Prende definitivamente forma lo staff dello Special One alla Roma: ecco la carriera e i pensieri dei collaboratori del portoghese

Francesco Iucca

Finalmente sono state sciolte le riserve su quello che sarà lo staff di José Mourinho alla Roma. In realtà alcuni dei nomi erano già noti, dal vice Joao Sacramento al capo scout José Fontes e il preparatore dei portieri Nuno Santos. Altri lo sono diventati adesso, a pochi giorni dall'inizio del ritiro fissato per il 6 luglio con il raduno a Trigoria. Anche se per alcuni giocatori il rientro dalle vacanze è stato anticipato su precisa richiesta dello Special One. Che in giallorosso lavorerà a stretto contatto con il suo vice, Joao Sacramento: 32 anni ma già una lunga carriera tra Galles e Francia, prima del Tottenham. Mourinho lo ha 'pescato' all'università e poi ne ha seguito la crescita, tra i ruoli da match analyst e di allenatore in seconda con la nazionale gallese, il Monaco e infine il Lille, fino a volerlo con sé a Londra e adesso anche a Roma. Sarà il suo braccio destro, i suoi occhi e le orecchie all'interno dello spogliatoio e farà rapporto a Mourinho su cose non solo di campo, ma anche su rapporti, umori e in generale il 'termometro' dei giocatori. Sacramento è un tecnico molto ambizioso, ha già una lunga carriera con allenatori carismatici e importanti come Speed, Ranieri, Jardim, Galtier, Bielsa e infine Mourinho.

 Getty Images

Chi sono Rapetti e Lalin, i collaboratori di Mourinho che si occuperanno della parte atletica

Passando alla parte atletica, Head of Fitness sarà invece Stefano Rapetti. Anche lui è un nome abbastanza giovane (di Pisa, 45 anni a luglio) ma una lunga esperienza tra Serie A e Serie B tra Inter (a cominciare dalle giovanili), Empoli, Sampdoria, Milan e Torino, praticamente sempre al seguito di Marco Giampaolo - conosciuto nel 2016 e con il quale c'è stata subito grande intesa, nonostante gli ultimi insuccessi. Nel mezzo anche l'esperienza al Manchester United, proprio con Mourinho che lo aveva voluto fortemente nel suo staff, otto anni dopo il Triplete conquistato insieme all'Inter. È in nerazzurro che lo Special One ha conosciuto il professor Rapetti, che quindi si occuperà della preparazione atletica, ed è nato un rapporto di grande stima.

Grande fautore di un allenamento a ritmi alti e applicato alla tecnica e alla tattica (non a caso ha lavorato anche con Gasperini), Rapetti - in un'intervista a 'gazzetta.it' dello scorso aprile - parlò così della faccenda infortuni:"In parte si spiegano con lavori sulla forza che all’estero sono molto meno analitici, ma anche con le potenzialità economiche differenti: qualsiasi club inglese destina il dieci per cento del fatturato allo sviluppo scientifico e tecnologico. Questo si traduce in un maggior numero di strumenti, e più efficaci, per valutare un giocatore dal punto di vista morfologico e funzionale. E questo si traduce in prevenzione". Insomma, per Rapetti moltissimo parte dagli investimenti in materia di attrezzature all'avanguardia per lo studio e quindi la prevenzione degli infortuni. Particolare attenzione sarà sul suo lavoro, visto che in queste stagioni la Roma è stata bersagliata dagli infortuni e i Friedkin - non a caso - hanno rivoluzionato anche lo staff sanitario.

 Mourinho e Carlos Lalin (Foto Instagram)

Con lui ci sarà Carlos Lalin Novoa che sarà il responsabile della riatletizzazione, lavoro che svolge dal 1999: nato nel 1950 a Caracas (Venezuela) fino a 14 anni ha vissuto nella sua città, poi l'arrivo in Spagna. Laureato in Educazione Fisica, con vari diplomi anche in Fisioterapia Executive, Attività Fisica e Sport e Fisioterapia conseguiti alla Universidad de La Coruna e alla Universidad Europea de Madrid. Al Deportivo La Coruna è stato in qualche modo il pioniere e il fautore dell'importanza di questa disciplina, non a caso dopo 10 anni Valter Di Salvo (romano), un'istituzione nel campo, lo ha portato al Real Madrid. Ed è proprio qui che Lalin ha conosciuto Mourinho, che lo ha scelto anche nella sua seconda avventura al Chelsea nel 2014. Un rapporto positivo e un legame che si è poi consolidato - anche a livello di amicizia -, con Mourinho che nel 2016 ha chiesto a Lalin di seguirlo anche al Manchester United e poi al Tottenham. E in questi mesi lo stesso Special One si è tenuto in forma proprio con lui, come testimoniato anche dallo scatto su Instagram con cui Mou ha spoilerato l'inizio del ritiro a Trigoria.

Salzarulo e Cerra, ecco gli Analyst nello staff di Mourinho alla Roma

Michele Salzarulo sarà invece il Department Match Analyst: una vita all'Inter, ha lavorato con Mourinho in nerazzurro ma il suo arrivo a Roma è stato voluto dalla società. Il suo ruolo ad Appiano è stato quello di analizzare i dati, le statistiche e i numeri dei giocatori in tempo reale durante le partite, e ovviamente in allenamento. Non solo, perché il suo lavoro può influenzare in qualche modo anche quello di Tiago Pinto, dal momento che tra le applicazioni del suo lavoro c'è sempre stata anche quella di collaborare con il direttore sportivo per individuare e analizzare i dati fisici anche dei potenziali obiettivi di mercato. Dal 2008 al 2020 Salzarulo è stato un punto fisso dell'Inter e negli ultimi anni ha creato, sviluppato e consolidato l'area di Football Analysis del club, costruendo un vero e proprio archivio di dati e filmati sia a livello tecnico-tattico che atletico con l'obiettivo di supportare le scelte di allenatori e dirigenti nella scelta dei giocatori, per la prima squadra come per il settore giovanile e il calcio femminile. A dicembre 2020 è passato all'Hellas Verona di Ivan Juric, ma ora subito un'altra avventura.

Poche settimane fa l'ormai ex Manager area Football Analysis dell'Inter è stato premiato con il club nerazzurro per il “Miglior progetto di Performance Analisi nel settore giovanile e nella prima squadra”. Un top player nel suo campo. "Succede anche che con il nostro lavoro abbiamo il merito di un gol. Nel dicembre 2016 abbiamo segnato alla Lazio con uno schema su palla inattiva nato da una mia proposta a Pioli. Se vedo che in campo accade quello che ho pensato sono felice, perché so di aver lavorato bene. E poi… io sono sempre stato interista", ha detto tempo fa a 'La Gazzetta dello Sport'. Salzarulo guarda la partita dalla tribuna, raccoglie dati e poi all'intervallo scende negli spogliatoi e, di concerto con l'allenatore, può dare inicazioni alla squadra o a un giocatore, magari tramite video realizzati in tempo reale.

Se l'interista Salzarulo ha poco da imparare del mestiere, qualcosa su Roma e la Roma potrà sicuramente insegnarglielo Giovanni Cerra. Tifoso giallorosso sfegatato, ci sarà anche lui nell'area del Data Analysis, con un'applicazione a livello prettamente tattico durante la settimana. Cerra è nato e cresciuto a Roma, poi tanta Inghilterra tra Londra e Plymouth, anche se i suoi studi gli hanno fornito un backgroud completamente diverso da quello calcistico e sportivo, tra design industriale e il lavoro con Microsoft. Mourinho lo ha conosciuto al Manchester United, anche se il loro rapporto non è stato solo rose e fiori. “I miei collaboratori devono sempre avere sotto controllo ogni dettaglio”, lo aveva bacchettato in mondovisione lo Special One dopo una faticosissima vittoria contro lo Zorya Luhansk, che lo aveva messo in difficoltà cambiando sistema di gioco e ingabbiando Pogba. Questo perché Cerra era deputato all'analisi di dati e statistiche degli avversari in modo da cambiare eventualmente sistema di gioco. Niente di grave, ovviamente, Giovanni e José hanno continuato a lavorare insieme anche al Tottenham e magari già da qualche tempo Cerra aveva messo la pulce nell'orecchio a Mourinho. "Sono pronto a insegnargli il romano. L'unica volta in cui gli ho chiesto un giorno libero è stato per poter andare a Roma per l'addio al calcio di Totti. Mi disse di sì, anche se la stagione per noi a Manchester non era ancora finita. Ha capito subito quanto fosse importante per me, mi conosce", aveva rivelato in un'intervista a 'La Repubblica' alcune settimane fa.

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