Forse il problema più grande che ha caratterizzato tutte e 3 le ultime sconfitte casalinghe: quando l'azione inizia da Svilar, la Roma non riesce a risalire il campo con qualità e combinazioni giuste. Soprattutto Lille e Viktoria Plzen hanno aggredito i giallorossi a uomo con grande intensità e la squadra non è riuscita ad arrivare in zona pericolosa nemmeno lanciando lungo per Dovbyk. Ed è proprio da qui che nascono i gol di Haraldsson (Tsimikas commette un errore grave, ma in ogni caso non avrebbe avuto altre soluzioni oltre al lancio lungo) e di Souaré (con Wesley che rilancia senza troppa convinzione verso il centro del campo).
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Roma, il bilancio delle prime 10 di Gasperini: cosa sta funzionando e cosa (ancora) no

Quando le squadre prendono la Roma a uomo (proprio come fa Gasp) c'è un disperato bisogno di un riferimento offensivo che possa ricevere il pallone lungo nel buco lasciato a centrocampo. Ferguson aveva fatto molto bene nelle prime due di campionato contro Bologna e Pisa permettendo ai giallorossi di avere sempre una soluzione avanzata - che nelle ultime partite non c'è stata. Gasperini è stato quasi costretto a provare altre soluzioni, come Dybala falso nove contro Torino e Inter, e dovrà continuarlo a fare visto il periodo nero che stanno attraversando Ferguson e Dovbyk. Anche per questo, a gennaio il nome più caldo è quello di Joshua Zirkzee, una punta che ha esattamente le caratteristiche che mancano lì davanti e che conosce molto bene la Serie A.
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