Rosalia Pipitone è una delle leader della nuova Romain rosa. La Buffon del calcio femminile italiano sta provando a dare il suo contributo in questo inizio di stagione. Ieri è arrivato il secondo risultato utile consecutivo contro il Tavagnacco, grazie ad una rimonta che da 0-2 ha visto le giallorosse risalire al 2-2 finale. Ecco una sua intervista nel Women's weekly:
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Roma femminile, Pipitone: “Il rigore parato alla Juve la mia gioia più grande”
Parla la numero 1 giallorossa: "Un sogno giocare da professionista. La prima vittoria ci ha dato grande carica"
"La passione per il calcio è innata, ho la fotografia di quando avevo tre anni con il pallone in mano ed ero la bambina più felice del mondo. Ho continuato a sognare il calcio e a giocarci per tutta la vita. In porta ci sono finita per caso: ero un attaccante, si fece male il portiere e il mister mi mise in porta perché ero la più alta, feci una grande parata e dall'anno successivo ho cominciato a giocare come portiere. Quando ho iniziato mi affidavo all'istinto, negli anni ho imparato ad usare la testa. Quando ho saputo che la Roma stava allestendo la squadra per partecipare al campionato femminile ero entusiasta, quasi non ci credevo. Ho sempre sognato di giocare come professionista. Siamo un bel gruppo, nonostante ci conosciamo da poco e abbiamo età diverse, ci siamo amalgamate bene, ci aiutiamo molto e andiamo d'accordo. Abbiamo desiderato tanto la prima vittoria, finalmente è arrivata e ci ha dato una carica incredibile. Cerchiamo di lavorare sui nostri errori, la vicinanza dello staff e della società ci ha aiutato ad uscire dal momento iniziale di difficoltà. Il rigore parato contro la Juventus è stata la gioia più grande. Per quanto riguarda il movimento calcistico femminile è stato fatto un grosso passo in avanti, finalmente tante ragazze hanno la possibilità di fare questo come lavoro, in strutture importanti. La visibilità è ottima ma c'è ancora tanto da fare"
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