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Roma debole con i grandi: ecco perché non arriva il salto di qualità

Roberta Moli

Il primo ruolo in cui la Roma dovrà intervenire in estate. Pau Lopez è stato l’unico vero flop di mercato di Petrachi, Mirante va per i 38 anni e non si sa neppure se rinnoverà per una stagione (lui vorrebbe, ma è tentato dal Milan) e Fuzato ha bisogno di andare a giocare. I difensori non si sentono sicuri, la squadra non si sente sicura perché nonostante il portiere spagnolo stia migliorando l’errore è sempre dietro l’angolo. La partita di ieri è emblematica: con le mani para tutto e tiene in corsa la Roma evitandole un passivo più pesante, con i piedi, quello che sulla carta doveva essere il suo punto di forza, sbaglia il rinvio che regala il raddoppio al Milan. Fonseca, a fine partita, era in difficoltà nel commentare quello che è un errore chiaro ed evidente, ma è il primo a sapere che se in porta non c’è Donnarumma già parti con uno svantaggio pesante. Svantaggio che la Roma si porta dietro ormai da tre anni, da quando sua maestà Alisson ha lasciato spazio a sostituti mai all’altezza. Un dato, su tutti: in campionato la Roma ha il numero più basso di expected goals subiti, ma è la nona difesa. Sintetizzando all’estremo: ogni tiro è quasi un gol.

 LaPresse

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