Roma, c'è un problema più evidente degli altri: il gol. L'obiettivo finale di una partita di calcio, che determina il risultato. La squadra di José Mourinho ne ha segnati 15 in 11 gare (media di 1.36 a partita) tra campionato ed Europa League. Pochi per un reparto offensivo, sulla carta stellare, che può contare su Abraham, Zaniolo, Belotti, Shomurodov ed El Shaarawy. Chi sta deludendo più di tutti, e dal quale ci si aspetta un cambio di marcia nelle prossime gare, è Tammy. L'annata scorsa ha totalizzato 27 centri e 5 assist in 53 partite. In questo avvio stagionale è fermo a quota 2 gol e un passaggio vincente in 683 minuti giocati. I suoi sostituti non vanno meglio. Andrea Belotti ha timbrato il cartellino solo una volta, nel 3-0 contro l'Helsinki, in 265'. Shomurodov (il meno utilizzato tra gli attaccanti) ha fatto una rete in 47 minuti. Poi ci sono Zaniolo (465' giocati) ed El Shaarawy (126') ancora a secco di gol. L'unico calciatore offensivo che tiene a galla la squadra è Dybala con 6 reti e 2 assist in 10 partite.
news as roma
Roma, c’è carenza di gol: oltre Dybala, l’attacco “stellare” fatica a decollare
In Italia ed Europa numeri sotto alle aspettative
La Roma fatica a segnare sia in Serie A che in Europa League. Nel campionato italiano la formazione di Mourinho ha messo dentro solo 10 gol in 8 partite con una media di 1.25 a gara. L'attacco dei giallorossi è ottavo, dietro a tutte le big e alla sorpresa Udinese (17). Senza Dybala (4 reti), la situazione sarebbe tragica con appena 6 centri. Anche in coppa il trend non è positivo. Nel girone C la Roma è terza con 3 punti e seconda per gol segnati (5 come il Ludogorets) dopo il Real Betis (7). In generale, i giallorossi hanno il decimo attacco dell'Europa League. Un dato che stride con i 60 tiri verso la porta avversaria: 19 nello specchio, 24 fuori. La Roma ha calciato di più del Manchester United (50) e del Real Betis (49), che in proporzione hanno centrato il bersaglio con maggiore precisione. Il problema della mira e della poca concretezza sotto porta va sicuramente risolto. A Mourinho l'arduo compito.
Riccardo Casoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA