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Getty Images
La Roma cade di nuovo a Bodo nell'andata dei quarti di finale di Conference League. Una partita chiusa in vantaggio nel primo tempo, poi la rimonta subita nel secondo e i gol incassati dai norvegesi che salgono a dieci in tre partite. La squadra di Knutsen si conferma bestia nera in questa stagione per José Mourinho, ma c'è ancora un tentativo a disposizione per riscattarsi e cancellare definitivamente il passato. Tra sette giorni all'Olimpico c'è il ritorno, a cinque mesi di distanza dal 2-2 di novembre. Stavolta, però, è un'eliminazione diretta e la Roma ha bisogno obbligatoriamente di una vittoria. Mourinho ha detto di sentirsi ancora favorito per il passaggio del turno, Zalewski gli ha fatto eco.
Fino allo scorso anno sarebbe bastato l'1-0, ma da questa stagione la regola dei gol doppi in trasferta è finita in cantina. Con l'1-0 giovedì prossimo si andrebbe ai tempi supplementari, già evitati in extremis agli ottavi contro il Vitesse. Per cui gli extra-time con il nuovo 'conteggio' dei gol sono uno scenario abbastanza possibile e scatterebbero con qualsiasi vittoria della Roma con un solo gol di scarto al 90'. Per passare in semifinale ai giallorossi servirà vincere facendo almeno due reti in più del Bodo/Glimt mentre ovviamente un pareggio o una sconfitta significherebbero eliminazione. A pesare potrà essere senza dubbio la presenza dei romanisti allo stadio, con un Olimpico già praticamente esaurito che lunedì faceva segnare già 58mila presenze. "Ho fiducia nell'appoggio della nostra gente e mi sento favorito", ha ribadito Mourinho nell'immediato dopo-gara in Norvegia. E, altro aspetto chiave, non ci sarà più il "campo di plastica" dell'Aspmyra Stadion.
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