La pioggia di Glasgow ha avuto un effetto quasi depurativo sulla Roma: dopo due sconfitte consecutive, la squadra ritrova il sorriso e riscopre due giocatori che negli ultimi mesi sembravano smarriti, Ferguson e Pisilli. Proprio quest’ultimo, il ragazzo che per mesi ha atteso in silenzio, ascoltando voci di mercato e i consigli di Gasp senza mai abbassare lo sguardo, si è preso la scena con una prova che profuma di carattere e maturità. Ottantacinque minuti di intensità, coraggio e responsabilità, giocati come se quella fosse l’unica occasione della sua vita. E forse lo era davvero. In quella serata scozzese non è cambiata solo una partita: è cambiata la percezione di un giovane che ora la Roma può guardare con occhi diversi, e che il mercato, per una volta, può anche attendere.

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Pisilli, primo esame superato: ora la continuità. E De Rossi può aspettare
Gasp e il lavoro sulla testa: la trasformazione di Pisilli
—La crescita di Pisilli non è stata solo fisica o tattica, ma soprattutto mentale. Negli ultimi mesi, il giovane centrocampista aveva iniziato a fare scintille con l’Under 21, dimostrando talento, personalità e diventando una delle stelle più brillanti degli azzurrini. Eppure, con la Roma continuava ad attendere il suo momento: i minuti in campionato erano contati, e la titolarità sembrava un traguardo lontano. Bisogna tornare a marzo, alla gara con l’Athletic, per ritrovare l’ultima volta in cui il classe 2004 era sceso in campo dal primo minuto. Gli ultimi mesi trascorsi tra panchina e voci di mercato avrebbero scoraggiato chiunque. Gasperini, alla vigilia di Cagliari-Roma, aveva più volte ribadito la volontà di far giocare Pisilli di più, auspicando che potesse farlo proprio con la Roma, pur lasciando aperto il dubbio sulla sua permanenza: servivano minuti per crescere, e non era detto che questi arrivassero nel club giallorosso. Il tecnico ha lavorato con il ragazzo soprattutto sulla testa, correggendo gli errori del passato, come il fallo da rigore commesso contro il Nizza a pochi minuti dalla sua entrata in campo, e insegnandogli a gestire pressione e responsabilità. L’occasione finalmente è arrivata: “Giocherà lui contro il Celtic”. E Pisilli non ha deluso. In campo ha mostrato intensità costante, lucidità nelle scelte e personalità, rendendo ogni intervento significativo e contribuendo a far girare il gioco. Ha sostituito alla perfezione Koné, e per la prima volta ieri sera non si è sentita la mancanza del francese. La prova di Glasgow ha convinto tutti: Gasperini lo ha elogiato, sottolineando come prestazioni del genere non solo lo rendano una risorsa concreta per la squadra, ma offrano anche l’opportunità di allargare la rosa e avere più opzioni nelle prossime partite. Da ragazzo talentuoso e promettente a risorsa affidabile, Pisilli ha finalmente trovato il suo spazio
Ora De Rossi può attendere
—Voci di mercato aleggiavano attorno a Pisilli nelle ultime settimane: Parma, Sassuolo, ma soprattutto il Genoa di De Rossi. Proprio quell’allenatore che per primo aveva intravisto le sue qualità e gli aveva concesso minuti e fiducia, ora lo voleva per guidarlo nella missione salvezza ligure. Ma la serata di ieri ha riscritto tutto: Pisilli ha finalmente trovato il suo spazio e ha dimostrato di poter stare in questa Roma. Non necessariamente da titolare fisso, ma pronto a ritagliarsi un ruolo prezioso in una stagione che si preannuncia lunga, intensa e piena di sfide, sia sul piano mentale che fisico. Gasperini lo ha ripetuto più volte: “Ho bisogno di tutti”. Per ottenere risultati serve che ogni giocatore sia presente con la testa e con il cuore. Pisilli, dopo mesi di attesa, ha risposto con una prova concreta, mostrando che la pazienza e la preparazione pagano. Con la partenza imminente di El Aynaoui per la Coppa d’Africa, può diventare lui il dodicesimo uomo in campo, pronto a dare il suo contributo e a sostenere il gruppo nei momenti decisivi. A volte, basta un gesto, una partita, per cambiare il corso di una stagione o di una carriera. La voglia di Pisilli parla chiaro: un giovane che non si arrende mai, che ha ancora tutto da mostrare, ma che oggi è pronto a prendersi la Roma e lasciare il segno.
Federico Grimaldi
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