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forzaroma news as roma Onorato: “Derby alle 12.30 il fallimento dello Stato”. Abodi: “Ma non è una resa”

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Onorato: “Derby alle 12.30 il fallimento dello Stato”. Abodi: “Ma non è una resa”

Onorato: “Derby alle 12.30 il fallimento dello Stato”. Abodi: “Ma non è una resa” - immagine 1
Botta e risposta tra l'assessore Sport e Grandi Eventi di Roma Capitale e il ministro dello Sport sul tema dello spostamento dell'orario di Lazio-Roma per motivi di ordine pubblico
Redazione

Continua a far discutere la programmazione del derby della capitale, spostato alle 12.30 rispetto al consueto orario serale per motivi di ordine pubblico. A tal proposito è intervenuto nuovamente l'assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato a margine della presentazione del Mondiale Petanque a Roma: "Io su questo l'ho detto e lo ripeto, io credo che sia il fallimento dello Stato. Giocare alle 12.30 per paura o per prevenire o per affrontare in maniera più puntuale eventuali disordini tra tifoserie è una vergogna. Sinceramente da un governo che vince le elezioni promettendo più sicurezza e il pugno duro contro i violenti mi sembra una resa imbarazzante. Una resa che non avviene solo a Roma, che avviene in tutta Italia e credo che troppa politica abbia connivenza con gruppi ultras. Detto questo io rinnovo i complimenti al prefetto Giannini e al questore Massucci perché stanno facendo un lavoro straordinario, quindi la critica non è alle forze dell'ordine. Certo, poi anche loro devono lavorare con le risorse che hanno, che secondo me sono scarse rispetto alle difficoltà del periodo storico che viviamo. E reputo del tutto vergognoso che uno sport bellissimo come il calcio debba essere inquinato da dei criminali, Roma, Milano, ovunque noi giriamo. È una figuraccia e famiglie che non possono andare allo stadio con serenità. Io non mi sento sereno a portare le mie figlie piccole a vedere il derby e questo non va bene e mi auguro che il governo prenda coscienza e faccia quello che deve fare, deve fare puntualmente. Cioè chi vuole avere atteggiamenti violenti, ingiuriosi o quant'altro deve stare fuori dagli stadi perché non è l'arena, non è il Colosseo, non è il Circo Massimo di duemila anni fa".

Subito dopo 'Adnkronos' riporta anche le parole del ministro dello Sport Andrea Abodi allo stesso evento: "Non è certamente una resa, non ci si piega di fronte ai delinquenti ma io penso soprattutto a tutti gli altri che sono tanti, che sono quasi tutti, che appartengono alla categoria del tifo sano che vedono condizionata la propria agenda o comunque le proprie scelte perché dobbiamo difenderci da un manipolo di delinquenti. C'è il grande rispetto per chi prende le decisioni, io resto dell'idea che è la stessa, non perché non la cambi ma perché in questo caso la confermo, che ho sempre avuto anche da Presidente di Lega B e cioè che le difficoltà che ci sono, nel rispetto di chi deve gestire l'ordine pubblico, bisogna affrontarle. É chiaro che le esperienze del derby serale hanno insegnato prudenza, peraltro chi si occupa di ordine pubblico va ringraziato ogni giorno e conosce cose che noi non conosciamo, ovvero fa delle attività di intelligence che consentono di prevedere alcuni fenomeni e di limitarne gli impatti nella vita di tutti. Peró mi auguro che si riesca tutti insieme con la responsabilità dei club, con la responsabilità della Lega, della Federazione, anche del sottoscritto, a non sottostare a queste esigenze che sono oggettivamente un'eccezione, mi auguro, e non la regola”.