La Roma chiede una mano a Di Francesco: ma i precedenti con la Juventus fanno tremare

La Roma, dopo una stagione partita sotto il segno delle difficoltà e dell’incubo retrocessione, si ritrova ora a un passo da un sogno che sembrava lontano: la qualificazione alla Champions League. A una sola giornata dal termine, tutto passa dalla sfida contro il Torino. Dove una vittoria garantirebbe almeno l’Europa League. Ma il destino giallorosso potrebbe riservare un colpo ancora più grande: se la Juventus dovesse perdere o pareggiare a Venezia, ecco spalancarsi le porte della massima competizione europea. Per questo la Roma ha bisogno di un alleato inaspettato, un nome che porta con sé la speranza di un miracolo: Eusebio Di Francesco. Ma la storia non è dalla sua parte. In sedici incontri contro la Juventus da allenatore, il tecnico ex Frosinone ha colto una sola vittoria. Quando nel lontano 28 ottobre 2015, grazie ad un rete di Sansone, riuscì a battere la squadra allenata all'epoca da Allegri. Curioso il fatto, che quella fu la sua prima sfida con i bianconeri da allenatore neroverde, da lì in poi solo pareggi o sconfitte. Da tecnico della Roma, in due anni, ha raccolto solamente un punto in 3 sfide. Indimenticabile, la sconfitta per 1-0 passata alla storia per l'errore di Schick all'ultimo minuto, nella stagione della semifinale di Champions. Curiosamente, lo stesso destino sembra accomunare anche il Venezia, che nella sua storia ha battuto la Juventus solo una volta, nel lontano 15 aprile 1962, quando i lagunari riuscirono ad imporsi con un sonoro 3-0. Ormai un'epoca fa. Tornando al presente, l'andata fra le due squadre fa sorridere i giallorossi. Perché solamente un gol di Vlahovic ha impedito ai neroverdi di sbancare Torino e portarsi i 3 punti a casa. Alla fine arrivò un pareggio, un risultato che, se si dovesse ripetere domenica, sarebbe accolto nella Capitale con grandissima gioia. Ora, la sfida per i lagunari e per il tecnico è doppia: invertire un trend che pesa come un macigno per restare in Serie A, mentre la Roma attende un segno che possa cambiare le sorti di una stagione che, contro ogni previsione, potrebbe scrivere una pagina memorabile. Il miracolo è possibile, ma servirà coraggio, cuore e un pizzico di magia.