Tante domande e una sola certezza: Manu Kone. Un giocatore che ha già dimostrato di poter essere un mediano di primissimo livello (titolare anche con la nazionale di Deschamps), sarà fondamentale per il gioco di Juric nel recupero palla, nella transizione offensiva e come tuttocampista che prende il posto dei giocatori che escono per seguire il proprio uomo (molto frequente se si prendono i riferimenti a uomo in fase di non possesso). Accanto a lui Cristante, Paredes e Le Fée lotteranno per la seconda maglia da titolare di una mediana che si schiererà molto probabilmente a 2. Non è improbabile che quando tornerà dal problema muscolare il francese possa essere preferito agli altri due: è un giocatore molto rapido e con un’ottima capacità di riconquistare il pallone, perfetto per il gioco del tecnico ex Torino. Enorme punto interrogativo, invece, sulle corsie laterali: la Roma non ha esterni fisici, di gamba e con un buon cross (come lo era ad esempio Bellanova, pilastro della squadra granata). Angeliño? Ottimo crossatore, ma difensore che pecca sicuramente di fisicità e corsa, qualità imprescindibili dell’esterno di Juric che deve accettare sempre l’1 contro 1 sulle fasce. Celik? Potrebbe essere un’opzione, ma l’apporto offensivo del turco non è mai stato sufficiente (oltre ai problemi in difesa). El Shaarawy è l’unico che corrisponde - almeno in alcune voci - all’identikit e per questo potrebbe diventare un titolare fisso nel ruolo già visto a Genova (sia a destra che a sinistra). Saud Abdulhamid ha mostrato le sue qualità soprattutto in Arabia e a livello europeo rimane ancora un giocatore totalmente da scoprire, ma Juric potrebbe decidere di puntarci più di qualche fiches (viste anche le poche opzioni). La situazione non è delle migliori e non è nemmeno escluso che si possa cambiare interamente modulo fino al ritorno di Saelemaekers.
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