I problemi della Roma: scontri diretti e gol. Svilar: “Dopo il buio ci siamo rialzati”

Quindici gol in tredici partite. Un numero anomalo soprattutto per una squadra che è a -1 dal primo posto e che lotta apertamente per un posto in Champions. Eppure la Roma di Gasperini, che ha la difesa meno perforata d'Europa, viaggia a una media di poco più di un gol a partita. Tutte le concorrenti in Serie A segnano di più: Milan 19, Napoli 20, Inter 28, Bologna 21. Il dopo partita col Napoli, in una partita comunque deludente, con il Napoli è avvolto dalla domanda: fallo o no? Il gol di Neres nasce dal sospetto intervento di Rrahmani su Koné. Alessandro Florenzi appoggia la decisione dell’arbitro: “Koné prova anche a rialzarsi… la reazione mi ha fatto capire che non era fallo”. Maurizio Pistocchi ricorda invece Acquah-Mandzukic nel derby della Mole del 2017: dinamica identica, dice. “Rrahmani entra in scivolata, prende la palla e poi travolge Koné. Rocchi ci dirà se è stata una decisione corretta?”. Nel dibattito è chiaramente entrato ieri anche Marelli, che tre mesi fa definì fallo un intervento simile (“colpisce prima il pallone ma poi travolge Saelemaekers”). Le polemiche arbitrali si sommano al problema strutturale della Roma: gli scontri diretti. Dal 2023-24 i giallorossi hanno fatto solo 27 punti in 28 partite contro le big, peggio persino della Lazio (31). Sei vittorie, nove pareggi e tredici sconfitte. Serve un’inversione di tendenza subito: il 20 dicembre c’è lo Stadium. Sul fronte mercato, un gol non cambia la sostanza: Zirkzee resta il primo desiderio della Roma. Ha segnato col Manchester United, gradisce la destinazione e i contatti sono avviati. Il nodo sono le commissioni, ma non sembrano insuperabili: l’idea è un prestito con obbligo di riscatto legato alla Champions. E nelle ultime ore è tornato anche il nome di Fabio Silva: solo 59 minuti al Dortmund, ma 10 gol al Las Palmas la scorsa stagione. Gasperini lo stima e il Borussia apre al prestito, anche se non vuole perderlo sotto i 22 milioni spesi. Al Gran Gala del Calcio AIC parla Svilar: “Un anno fa era difficile prevedere questa classifica. Calcisticamente è stato un anno da sogno”. Sulla rete subita da Neres: “Ho detto: la prendo al 100%, invece ha trovato un piccolo spazio”. E rende omaggio a De Rossi: “Forse l’allenatore più importante. Un grandissimo uomo”. Tommaso Baldanzi commenta la sconfitta senza drammi: “Ci tenevamo a portare a casa dei punti… ma non ne faremo un caso. Ci riproveremo nel prossimo scontro diretto”. Da Miami interviene Francesco Totti: “Le tre partite di scontri diretti non sono andate bene, le altre sono più attrezzate. Ma la Roma è a un punto dalla prima. Con questo passo può dire la sua”. E sul miglior giocatore della scorsa stagione: “Per me Svilar, ha portato 10-15 punti”. Momenti toccanti arrivano dalle parole di Tsimikas su Diogo Jota: “Quando penso a Diogo provo dolore. Era una persona speciale… è sempre nei nostri cuori. Liverpool? Mi manca quella città e la sua gente, tra le più simpatiche mai conosciute". La serata del Gala del Calcio a Milano si accende con Aurelio De Laurentiis, che attacca Dazn: “Vediamo se ci abbandonerà come ha abbandonato la Francia. Quando hanno commentatori filo-romanisti non lavorano benissimo”. Imbarazzo in sala, mentre il presidente rilancia l’idea delle retrocessioni abolite “stile NBA”. Intanto la Juventus perde Vlahovic: lesione di alto grado all’adduttore, tre mesi di stop. Salterà anche la sfida del 20 dicembre contro i giallorossi. Sul fronte istituzionale, il sindaco Roberto Gualtieri conferma: “La Roma presenterà il progetto definitivo a breve”. Pietralata sarà riqualificata: “Undici ettari di verde, uno stadio moderno, con rimandi alla romanità e la curva più grande del mondo”. E chiude: “Lo stadio ci sarà”.