Quelle di oggi sono state le prime dichiarazioni alla stampa di Florent Ghisolfi, dal 22 maggio nuovo direttore sportivo della Roma. Dopo l'addio di Lina Souloukou il francese sta assumendo un ruolo più centrale e ai quotidiani ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato di tantissimi temi, senza però andare nello specifico dell'esonero di De Rossi:"Non è il momento. Vogliamo un club che non sia dipendente da tecnici o dirigenti. Vogliamo creare stabilità e lo stiamo facendo ampliando il management. A breve verrà annunciato il Ceo, ricostruiremo il diparimento scout. I Friedkin vogliono una grande squadra nel nuovo stadio. L'acquisto dell'Everton? Per la Roma non cambierà nulla. Non voglio parlare di periodo di transizione, ci sono anche gli obiettivi a breve termine e la Roma merita di stare in Champions".Poi la conferma della difesa a tre come percorso di stabilità e le parole su Dybala:"Non stiamo parlando di rinnovo". Ghisolfi ha ammesso poi invece la volontà di rinnovare Pisilli, Zalewski e Svilar. Il ds giallorosso ha parlato poi di seconda squadra, spiegando le riflessioni in corso visto che altre società ne stanno ora beneficiando e la Roma può sfruttare un serbatoio importante per i giovani. Intanto Juric prepara la partita di domani sera contro l'Elfsborg, dove sono previsti diversi cambi a partire dal possibile impiego di Hummels e Paredes. Oggi a Trigoria c'è stata la rifinitura con il tecnico che ha avuto tutti a disposizione ad eccezione di Enzo Le Fée, che non fa neanche parte dei convocati.
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Ghisolfi: “Obiettivo stabilità”. Pellegrini: “Non c’entro con gli esoneri”
Pellegrini: "Su De Rossi la società non ha chiesto le mie verità". Boniek: "Il capitano non può stare sempre a terra"
—In Svezia hanno parlato poi in conferenza stampa sia Ivan Juric che il capitano Lorenzo Pellegrini. Il tecnico croato ha rivelato che ci sarà qualche cambio di formazione confermando pure un paio di dubbi: "Stiamo decidendo sia su Hummels che su Dovbyk, che era un po' stanco". Decisamente interessanti le dichiarazioni del numero 7, che si toglie qualche sassolino dalla scarpa sull'esonero di De Rossi: "Io non c'entro niente, non accetto che si accostino certi fatti alla mia persona. Io non sono tipo da pagliacciate, ma ho detto la mia verità quel giorno. Poi sono successe tante altre cose per cui non è stata richiesta la mia verità. I fischi? Non li capisco se non sono relativi ai risultati, oltre a quelli non ho niente da recriminarmi". Oggi è intervenuto anche Zibi Boniek, di cui si era parlato nei giorni scorsi come possibile nuovo Ceo della Roma, e non ha risparmiato opinioni dure a partire dall'esonero di De Rossi: "A me sembrava una cosa folle, una cosa inspiegabile. Zalewksi è uno dei più romanisti. Ama la Roma, ve lo garantisco, però non gli si può dire quattro giorni prima di andare via. Questa storia è una cosa assurda. Su Lina non so, lei è una CEO e non dovrebbe occuparsi dell’area sportiva. Lei voleva fare tutto.Pellegrini è il capitano, da lui la gente si aspetta un po’ di più, un comportamento diverso. Se potessi parlargli gli direi che non può sempre cadere a terra dopo un contatto. Io alla Roma? Da una parte mi fa molto piacere. Dall’altra parte ogni volta lo dicono e non vado mai, sembra sempre che vengo fregato. Io però non ho mai parlato con nessuno". Secondo 'La Repubblica', invece, il club giallorosso rischia una maxi stangata fiscale che potrebbe variare dai 17 ai 34 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha esaminato i bilanci del club dal 2016 al 2021, concludendo che la società avrebbe commesso una “dichiarazione infedele”. Notizia e soprattutto cifre smentite poi dalla Roma in serata con un comunicato ufficiale.
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