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Dieci anni di Roma, dai capitani alla storia: ecco le coreografie della Sud più belle del decennio

Matteo Falanesca

Lazio-Roma 2-2

11 gennaio 2015

”Figli di Roma, capitani e bandiere, questo è il mio vanto che non potrai mai avere!”. Frase simbolo di una delle più belle coreografie mai realizzate dalla Curva Sud, scritta su uno striscione che percorre la parte centrale del settore. Un mare di cartoncini gialli, rossi e arancioni invade la curva dalla quale si alzano verso il cielo 16 stendardi con altrettanti volti disegnati sopra: da Ferraris IV a Di Bartolomei, da Bruno Conti a De Sisti, da Losi a Giannini fino a Francesco Totti e Daniele De Rossi. Uomini e giocatori che spiegano perché un tifoso della Roma si sente privilegiato e perché la fede romanista è così esclusiva e unica: il vanto che nessuno potrà mai avere. Il protagonista sul prato verde dell’Olimpico è sempre il numero 10. Totti trascina la Roma alla rimonta con una doppietta storica, condita dal selfie sotto la Sud dopo la seconda rete.

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