La squalifica di Lorenzo Pellegrini mette Mourinho nei guai per il derby contro la Lazio di domenica. La speranza di un ricorso miracoloso è pari allo zero, il "modo per farlo giocare" invocato dall'allenatore portoghese non esiste. Perché mancano praticamente due giorni alla partita e di tempo - soprattutto nel weekend - per attendere la decisione del Giudice Sportivo, annunciare il ricorso, depositarlo, fissare l'udienza e poi aspettare la nuova decisione, non ce n'è. Senza contare che qualsiasi tentativo da parte della Roma non avrebbe sostanzialmente basi concrete, in quanto non si tratta di un errore tecnico da parte di Rapuano, che comunque comporterebbe la ripetizione della partita. Un eventuale ricorso sarebbe stato possibile in caso di espulsione diretta, con squalifica di più giornate per ottenere uno sconto, come accaduto al Napoli con Osimhen. Ma anche in quel caso Pellegrini avrebbe comunque dovuto rispettare almeno un turno di stop derivato dal cartellino rosso. Meglio pensare al campo e alle alternative al numero 7, che comunque ci sono e hanno dimostrato di essere affidabili. Lo ha detto Mourinho stesso, sottolineando che in attacco le opzioni dalla panchina lo hanno convinto e sono all'altezza. Shomurodov, Carles Perez ed El Shaarawy hanno portato sempre qualcosa in più (anche punti), sono entrati in ogni partita con l'atteggiamento giusto.
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Derby senza Pellegrini, da El Shaarawy a Perez: ecco tutte le alternative
Contro la Lazio, Mourinho non avrà a disposizione il suo giocatore migliore in questo momento: Mkhitaryan il candidato principale per prendere il posto del capitano
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Senza il capitano, di possibilità se ne possono individuare sostanzialmente tre. La prima è quella forse più probabile, ovvero lo spostamento di Mkhitaryan a trequartista centrale, ruolo in cui ha giocato più di 200 partite e ha fatto registrare i numeri migliori, con l'inserimento sulla fascia sinistra di Stephan El Shaarawy. Il Faraone è tra i giocatori più in forma, ha segnato già due gol di cui uno decisivo, e alla Lazio ha fatto male 3 volte. In materia di derby è esperto, ne ha giocati 15. La seconda opzione prevede ancora l'armeno in posizione centrale, ma con l'inserimento di Shomurodov esterno a sinistra. Non è il suo ruolo, ma lo può fare. L'esperimento con lui e Abraham in campo contemporaneamente è nella testa di Mourinho, a Verona il risultato non gli ha dato ragione ma l'uzbeko si è mosso bene. Resta da valutare, in questo caso, se il portoghese vorrà privarsi di un potenziale spacca-partita, soprattutto nell'ultima mezz'ora con le squadre un po' più lunghe e stanche. Ma l'ex Genoa è in forma, va tenuto in considerazione.
L'ultima chance invece, quella teoricamente meno probabile, è quella con Zaniolo spostato a fare il trequartista centrale e Carles Perez lanciato sulla destra. Nicolò ha già giocato in quella posizione, è stato uno dei ruoli ricoperti nella sua evoluzione e nel passaggio da mezzala a giocatore prettamente offensivo. La novità per lui sarebbe rappresentata dal modulo, il 4-2-3-1, ma niente che non possa fare. In altri tempi e con un'altra panchina, si sarebbe potuto anche azzardare Cristante o Veretout nei tre dietro la punta. Una posizione che entrambi conoscono bene e in cui forse potrebbero anche esprimersi al meglio, ma non è questo il caso. Per Mourinho sono imprescindibili a centrocampo, oltre che gli unici titolari per lui presenti in rosa.
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