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Dalle regole di Zeman alle casse di Di Fra: quando l’allenatore non ha peli sulla lingua

Roberta Moli

Non va meglio all’allenatore francese. Reduce da due secondi posti (2014 e 2015) alla vigilia dell’ultima conferenza della seconda stagione fa il punto - chiaro e tondo - sui conti del club. Pallotta va su tutte le furie (eufemismo, anche qui), non lo convoca per il vertice di Londra e decide di affiancargli per la stagione successiva preparatori di sua fiducia. Garcia riparte da separato in casa, sei mesi dopo le parole prima di Roma - Palermo viene esonerato anche lui. Per la cronaca, eccole: “Non illudiamo i tifosi: per comprare bisogna prima vendere. L’anno prossimo il gap con la Juve sarà anche superiore perché noi siamo anche costretti dal fair play finanziario (tre anni dopo ne parla anche Di Francesco, ndr). Penso che solo i dirigenti possano dare certezze, per questo dico che bisogna sapere dove siamo. Nessun messaggio alla società, questi sono fatti”.

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