news as roma

Dalle regole di Zeman alle casse di Di Fra: quando l’allenatore non ha peli sulla lingua

Roberta Moli

Il primo è il boemo. E’ il 26 gennaio 2013 quando, alla vigilia della partita con il Bologna, Zeman se la prende con la società colpevole, a suo dire, di non far rispettare al gruppo le regole: “Penso che ci manchino dei paletti. Di solito lo fa la società. Ne abbiamo parlato e spero ci si renda conto che la disciplina è importante in una collettività. Capita purtroppo che qualche giocatore non abbia dei comportamenti consoni: io dal primo giorno ho detto che dove non c'è disciplina non può esserci la squadra”. Le parole di Zeman piacciono poco (eufemismo) ai dirigenti che, visti i risultati che non arrivano, lo esonerano una settimana dopo.

Potresti esserti perso