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Chiesa: “Il valore di Dzeko non si discute, ma deve ancora ambientarsi nella Roma”

"La Roma è straordinaria quando attacca e in Italia credo che nessuno possa avere questa qualità"

Redazione

Enrico Chiesa, ex giocatore di Fiorentina, Sampdoria e Lazio,  è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Tele Radio Stereo 92.7 parlando della Roma di Garcia.

Sei mai stato vicino alla Roma?

"Sono stato vicino nel 95-96 quando ero alla Sampdoria e poi sono andato al Parma. C'è stato un interessamento della Roma in quell'anno ma poi non si è concretizzato".

Cosa pensi di questa Roma?

"La Roma è una delle squadre più forti come centrocampo e attacco. Non c'è nessuna squadra che può vantare tanto potenziale in quei due reparti. Ahimè ha una fase difensiva con la quale prende dei gol incredibili e anche con il Bayer Leverkusen è successo l'impossibile. Non so se è una questione di singoli ma quello che si vede chiaramente è che prende gol molto semplici. Anche nel match contro la Sampdoria prende due gol dopo aver dominato la partita. La Roma è straordinaria quando attacca e in Italia credo che nessuno possa avere questa qualità".

Sei stato un grande attaccante, cosa pensi di Edin Dzeko?

"Il costo del cartellino non fa un giocatore, credo che Dzeko debba ancora ambientarsi. E' un giocatore forte fisicamente. Magari un calciatore come Salah che ha una tecnica sopraffina è più facile da adattare al nostro calcio. La Roma gioca molto palla a terra quindi Dzeko può avere alcune difficoltà ma sul suo valore non si discute".

Hai vissuto i derby di Roma e non solo...

"Quando sono stato alla Lazio li vivevo sempre in modo particolare. Devo dire che vedendolo un po' distaccato, il derby è qualcosa di incredibile. L'atmosfera che si viveva era speciale, non si sentiva la voce del compagno che avevi vicino per il fracasso che c'era in quelle partite. Credo che nei miei ricordi migliori rientri sicuramente il derby di Roma. Quando sono arrivata alla Lazio la prima cosa di cui ho sentito parlare è stato proprio il derby".

Cosa potrà fare l'Italia all'Europeo? E quali sono gli attaccanti italiani migliori in questo momento?

"Credo che Eder sia l'attaccante più concreto sotto porta. A dieci mesi non è facile individuare quale sarà la coppia per l'Europeo. Credo che Conte abbia fatto un grande risultato anche se si pensava che fosse una qualificazione scontata. Basta vedere cosa è successo all'Olanda. Non è un momento particolarmente positivo per i giocatori in fase offensiva, tanto che Conte è costretto a chiamare molti giocatori diversi per cercare di trovare il migliore, credo comunque che Conte possa fare bene".

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

"Sono in attesa. Ci sono state delle possibilità a giugno che poi non si sono concretizzate. Credo di voler fare una esperienza da allenatore anche ad alti livelli. Credo che dopo alcuni anni nei settori giovanili, sia giunta l'ora di provare a mettermi alla prova come allenatore".