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Campos, la Francia lo esalta: “È un uomo che vince. Non gli sfugge nulla: sa tutto e vede tutto”

Il direttore sportivo del Lille è nella lista per sostituire Monchi. E la stampa lo racconta: "La sua strategia è comprare a buon mercato e vedere a caro prezzo. È ossessionato dallo scoprire talenti"

Redazione

È tra i favoriti per la successione di Monchi. Luis Campos, direttore sportivo del Lille, è uno degli obiettivi di Pallotta per la nuova Roma che deve risalire dopo il fallimento dello spagnolo. E in Francia non fanno altro che esaltare il suo lavoro: "L'uomo che vince" è il titolo dell'approfondimento di Le Parisien.

"Ai suoi collaboratori chiede di non perdersi nei dettagli, è un uomo che va sempre di fretta. Non perde tempo, ma è sempre un passo avanti. E la sua ossessione è scoprire prima di tutto il mondo i calciatori del futuro. La sua strategia è 'compra a buon mercato, valorizza il giocatore e vendilo a caro prezzo'". 

Quando era al Monaco ha portato Martial, Fabinho, Lemar, e in estate con ogni probabilità venderà Nicolas Pépé per circa 80 milioni dopo averlo comprato a dieci. Parla cinque lingue: portoghese, francese, inglese, spagnolo e italiano. Ogni stagione studiano il profilo di 2500-3000 giocatori prima di stilare un elenco di tre-cinque nomi. Se hanno tra i 16 e i 23 anni, è meglio.

"Campos è così spesso in viaggio che sua moglie, con la quale ha appena festeggiato il suo trentesimo anniversario di matrimonio, a volte deve andare a Londra, Milano o dall'altra parte del mondo per vederlo. Non gli sfugge nulla, lui sa tutto e vede tutto", continua Le Parisien. "Impone le sue convinzioni, a volte dolcemente, altre volte con fermezza. Quando Mbappé ha minacciato nella prima metà del 2016 di lasciare il centro di allenamento del Monaco, ha convinto il giocatore ad estendere il suo contratto, Leonardo Jardim a farlo giocare e  Vadim Vasilyev ad offrirgli un aumento di stipendio". 

"A Campos piace vedersi come un architetto e lavorare con i giocatori nel modo più professionale possibile. Al Lille come al Monaco, ha prestato particolare attenzione all'alimentazione, al sonno o alla mente. In contatto con i grandi club con cui ha lavorato, si è sono reso conto che i dettagli fanno la differenza".