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Amor che vince il tempo e resta intatto

Marco Prestisimone

Macinando chilometri e superando gli ostacoli. Non potendo stare vicini alla propria squadra nelle partite in casa, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 si è assistito ad una vera e propria invasione giallorossa nei settori ospiti. “Sembrava di giocare in casa” è la frase più in voga in quei mesi.

Nella nuova stagione i tifosi romanisti hanno recitato un ruolo di primo piano al “Grande Torino”, a Firenze e all’Allianz Stadium contro la Juventus: contro i granata è diventato virale il video di Kolarov che segna su punizione, interrompendo i cori degli entusiasti 1500 giallorossi; la vendita dei tagliandi per la partita contro i bianconeri è durata invece meno di quaranta minuti: tanto è stato il tempo necessario per vaporizzare i 2100 tagliandi disponibili.

Ma non è finita qui, perché il grande percorso in Champions League è coinciso con altrettante “rumorose” trasferte: c’erano 200 eroici ultras nella lontanissima Baku (più di tremila chilometri di distanza dalla capitale), mentre era pieno il settore ospiti del Wanda Metropolitano di Madrid ma soprattutto quello di Stamford Bridge. È una notte magica quella del 18 ottobre, con Dzeko che segna ed esulta due volte accanto ai propri sostenitori, che si trattengono dal desiderio di saltare addosso al bosniaco insieme a Perotti e compagni. C’è tanta voglia di Roma, e non è un caso che proprio in terra londinese si affermi uno dei protagonisti della stagione romanista.

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