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Simone Perrotta

Simone Perrotta

  • Nazionalità:Italia
  • Età:46 (17 settembre 1977)
  • Altezza:1.78 m
  • Peso:75kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

PERROTTA, LA BIOGRAFIA

Simone Perrotta è un ex calciatore che ha cominciato la sua carriera come centrocampista di sinistra e poi è diventato trequartista. Il giocatore è nato in Inghilterra il 17 settembre del 1977 (da genitori calabresi), più precisamente nella contea della Greater Manchester (area urbana che circonda la città), dove sua madre e suo padre erano emigrati per lavoro e dove sono rimasti fino a quanto Simone ha compiuto 5 anni. A quell’età tutta la famiglia è rientrata in Italia e il piccolo Perrotta è andato a vivere nei posti delle sue origini, a Cerisano in provincia di Cosenza. Ed è proprio li che ha cominciato a dare i primi calci al pallone, nella squadra del paese e nel Castrolibero, fino a quando è stato notato e tesserato dalla Reggina. Simone ha due figli, Francesco (calciatore del Monterosi) e Matthias avuti dalla moglie Lorena con cui si è fidanzato quando ancora era un ragazzino agli esordi.

LA CARRIERA

Simone Perrotta ha giocato nella Reggina, poi nella Juventus, nel Bari, nel Chievo di Del Neri e nella Roma.  Una volta rientrato in Italia quando era ancora un bambino, il calciatore ha cominciato la sua carriera proprio vicino casa, nella squadra del suo paese (Cerisano), poi è passato al Castrolibero. Proprio quando ancora era poco più che un bambino, gli osservatori della Reggina hanno visto il lui delle qualità importanti e così, a 13 anni, è stato tesserato per la squadra di Reggio Calabria. Era il 1990 e Perrotta è cresciuto proprio nel vivaio del club crescendo nelle giovanili e percorrendo tutto l’iter fino ad arrivare in prima squadra nel 1995. Una settimana prima di compiere 18 anni ha esordito in serie B contro il Chievo, come fosse un segno del destino visto che dopo diventerà la squadra che gli permetterà di maturare e conquistarsi un posto da protagonista nel calcio di serie A. Il centrocampista offensivo è rimasto alla Reggina fino a 21 anni. Nel 1998 infatti è stato acquistato dalla Juventus. Alla fine, ha lasciato il club calabrese dopo aver giocato 77 volte e segnato un gol nella serie Cadetta. Arrivato in bianconero ha trovato qualche difficoltà a ritagliarsi il suo spazio, ma è riuscito ad esordire in Champions League. Perrotta, in maglia bianconera, ha giocato 15 partite e segnato 1 gol. Nell’esperienza torinese ha potuto collezionare le sue prime presenze in Europa - oltre alla Champions ha giocato anche in Coppa Intertoto – e sei in coppa Italia, oltre al campionato. Trovando con difficoltà spazio a centrocampo, alla fine del 99 ha deciso di lasciare la Juventus per passare al Bari dove ha giocato fino al 2001. L’azzurro – che diventerà anche campione del mondo nel 2006 – ha giocato in maglia biancorossa 57 partite in due stagioni e segnato un gol contro il Venezia nel secondo anno della sua permanenza nel club pugliese. Nel 2001 è arrivata la chiamata del Chievo Verona che si è appena conquistato la promozione in serie A. Perrotta è rimasto in gialloblù per tre stagioni e durante la sua permanenza il club di Verona raggiunge la zona Uefa, anche grazie alle prestazioni del calciatore calabrese. In quel periodo alla guida della squadra c’è Gigi Delneri. L’avventura del centrocampista si è chiusa con 100 presenze con il Chievo e 7 gol. Nel giugno del 2004 ha lasciato Verona per dire di si alla Roma dove è rimasto fino al 2013 ed ha vissuto un’evoluzione della carriera, perché arrivato centrocampista, è stato ‘trasformato’ in trequartista da Luciano Spalletti.

Andando con ordine, Perrotta è arrivato alla Roma quando l’allenatore scelto dalla società e dall’allora direttore sportivo Franco Baldini, avrebbe dovuto essere Cesare Prandelli (dopo l’addio discusso di Capello). Il tecnico però ha lasciato la panchina, per gravi motivi personali, prima dell’inizio del campionato. Perrotta, come tutta la squadra, nella sua prima stagione ha visto succedersi sulla panchina quattro diversi allenatori. Dopo Prandelli è stato il turno di Rudy Voeller. Dimessosi il ‘tedesco volante’ la Roma ha puntato sull’ex allenatore del Chievo che conosceva bene Perrotta: Gigi Delneri. Ma il tecnico friulano è durato poco, la Roma stava attraversando uno dei periodi più neri di sempre in quella stagione alla fine sono stati 4 gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina, 5 se si aggiunte Prandelli che aveva cominciato la stagione. Dopo Delneri è toccato a Bruno Conti finire la stagione evitando il disastro retrocessione. Nella stagione successiva la società ha puntato su Spalletti che ha preso in mano la squadra e l’ha rimessa in sesto e ha visto in Perrotta delle qualità da trequartista. Il calciatore così, nella stagione 2005-2006 ha cambiato ruolo e il suo rendimento è stato talmente convincente (con 47 presenze e 8 reti), che è stato convocato per i mondiali di Germania, dove l’Italia si è laureata campione del Mondo. Il centrocampista è stato uno tra i pochi a giocare tutte le partite della competizione da titolare ed è stato impiegato anche in ruoli diversi (a centro campo su entrambi i lati e anche da trequartista. È stato sostituito due volte: una con la Germania in semifinale dopo 104 minuti lasciando il posto a Del Piero, e al minuto 61 durante la finale con la Francia per Iaquinta). Nella stagione successiva, in maglia giallorossa, ha giocato 51 partite e segnato 13 gol. Anche gli anni successivi sono stati piuttosto prolifici per Perrotta che nelle sue 9 stagioni alla Roma alla fine ha collezionato in tutto 327 presenze e 48 reti, diventando sicuramente un simbolo della squadra. Dopo l’avventura nella capitale, ha smesso con il calcio giocato. 

La Nazionale

Dopo essersi conquistato un posto e la fiducia del tecnico con cui ha vinto il Mondiale, Marcello Lippi, nel 2008 ha partecipato agli europei sotto la guida di Roberto Donadoni, ma nel 2009 dice addio all’azzurro. La sua avventura con la maglia della nazionale era cominciata nell’under 21 di Tardelli con cui ha giocato e vinto gli europei del 2000. L’esordio nella nazionale maggiore lo ha fatto due anni dopo, nel novembre del 2002, con Trapattoni sulla panchina degli azzurri nell’amichevole contro la Turchia. Sempre con Trapattoni C.t., ha giocato gli europei del 2004 ma l’Italia non ha superato la prima fase.

Caratteristiche tecniche

Simone Perrotta era un centrocampista eclettico. In grado di ricoprire diversi ruoli, come poi ha fatto durante la sua carriera. Nato come esterno sinistro, ha dimostrato anche di poter giocare a destra e Spalletti ha visto in lui anche qualità da trequartista. Era veloce, dotato di una buona corsa che gli permetteva ottimi recuperi sugli avversari e abile negli inserimenti. 

La carriera in FIGC

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Perrotta è entrato a far parte del consiglio Federale degli atleti. Ha poi partecipato ad un programma Tv nel quale indicava possibili giovani talenti presenti su tutti i campi italiani. Ora, dal 2018, è titolare e fondatore di una scuola calcio, la Jem’s Soccer Accademy che ha sede nella zona di Roma in cui è rimasto a vivere, nonostante abbia concluso la sua avventura nella capitale diversi anni prima. Dal 2021 è vicepresidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Roma Calcio Amputati. 

 

 

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