5Difensore
Sebino Nela

Sebino Nela

  • Nazionalità:Italia
  • Età:62 (13 marzo 1961)
  • Altezza:1.77 m
  • Peso:73kg
  • Piede:Sinistro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

NELA, LA BIOGRAFIA

Sebastiano Nela è un ex giocatore degli anni ’80, terzino sinistro (anche se ha giocato anche a destra nella Roma e a volte come libero verso la fine della carriera), e mancino di piede. Più noto come Sebino, l’ex calciatore è nato a Rapallo il 17 marzo del 1961 e in tutta la sua carriera ha indossato sostanzialmente due maglie: quella del Genoa in cui è nato calcisticamente e quella della Roma (oltre ad una breve avventura nel Napoli a fine carriera. La sua caratteristica principale era la prestanza fisica. Pur non essendo molto alto (1,77cm), l’esterno di difesa era dotato di un’imponente muscolatura, soprattutto sugli arti inferiori e una forza che gli permetteva di resistere bene ai contrasti ma che non gli impediva di dribblare gli avversari visto che aveva anche una buona capacità di disimpegno. Nela – che proprio per la sua prestanza fisica a Roma era stato soprannominato l’incredibile Hulk – nato vicino Genova, ma da genitori sardi, è cresciuto proprio nelle giovanili del Genoa in cui è approdato quando aveva 15 anni. Era il 1976 e per cinque anni ha seguito tutta la trafila. 

LA CARRIERA

Gli inizi, lo scudetto e la finale di Champions League

Dopo soli due anni dal suo arrivo, è stato aggregato alla prima squadra e ha fatto il suo esordio in serie B. Era la stagione 1978/79 e dopo una serie di mancate convocazioni, l’11 febbraio del 1979 è sceso in campo contro la Spal giocando 75 minuti, poche settimane prima di compiere 18 anni. Ha giocato anche la partita successiva, contro il Cesena per 52 minuti. Qualche apparizione alternata a mancate convocazioni. Sebino Nela ha dovuto aspettare la stagione successiva per trovare la continuità giusta. Alla fine delle tre stagioni di serie B giocate con il Genoa ha collezionato 70 presenze e 5 gol e la squadra ha ottenuto anche la promozione nella massima serie, ma per l’esterno proprio in quell’estata è arrivata la chiamata della Roma. Sulla panchina del giallorossi c’era Nils Liedholm ed è stato proprio il tecnico svedese a volerlo fortemente e a spostarlo sulla destra (perché a sinistra aveva Aldo Maldera), sarà poi Nela a decidere che Roma sarà la sua seconda casa, dove rimarrà per 11 anni. La sua prima stagione si è chiusa con 30 presenze in serie A, sei nelle coppe (tra Coppa delle Coppe e coppa Italia). Quell’anno i giallorossi giocavano in Europa perché nella stagione precedente avevano vinto il trofeo nazionale. È cominciata così l’avventura di Nela nella squadra della capitale dove, da subito, è diventato uno dei leader della squadra, idolatrato dai tifosi. La sua prestanza fisica e il suo carattere da combattente gli sono valsi anche il soprannome di ‘Incredibile Hulk’ e lui ha ricambiato da subito questo amore, dimostrando attaccamento ai colori e ai tifosi. Con la Roma ha vinto lo scudetto del 1982/83, giocando titolare da terzino destro, nonostante fosse mancino. E nella stagione successiva, sempre con la Roma ha invece perso la finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool. Un evento letteralmente storico per i giallorossi che nella loro prima partecipazione al trofeo hanno raggiunto la finale che proprio in quell’anno si giocava allo stadio Olimpico di Roma. Solo che il risultato non è stato favorevole, la squadra giallorossa ha perso la finale ai rigori. Alla fine dello stesso anno – era l’83/84 - è stato premiato, da una giuria di esperti, come miglior terzino destro del campionato italiano. Le sue partite con la maglia della Roma, in quella stagione, erano state 41 – 27 in campionato, 7 in coppa Italia e 7 in Coppa dei Campioni – con anche due gol all’attivo. 

L'infortunio al ginocchio

La sua stagione meno fortunata è stata sicuramente quella dell’86/87, alla fine della quale – era maggio in una gara contro la Samp - ha avuto la rottura del crociato che gli è costata un anno di stop. Negli anni 80 i tempi di recupero da infortuni del genere erano molto più lunghi rispetto ai tempi moderni, addirittura in quel periodo qualcuno ipotizzò anche che Nela potesse smettere di giocare. Il suo legame con Roma e la Roma ormai era più che solido (e visto il suo carattere da combattente i tifosi avevano anche coniato per un coro: ‘Picchia Sebino’), tanto che il cantautore Antonello Venditti proprio in quell’anno e per risollevargli lo spirito, la canzone ‘Correndo Correndo’. Il difensore ci ha messo poco meno di un anno e nell’aprile del 1988 è tornato a giocare e per uno scherzo del destino proprio contro la Sampdoria. 

I suoi numeri con la maglia della Roma

Alla Roma è rimasto fino al 1992 e alla fine i suoi sono stati sicuramente numeri da record: 396 presenze e 9 gol tutti con la stessa maglia. L’addio al calcio invece è arrivato due anni dopo, dopo essere stato al Napoli (e aver vissuto una breve esperienza al Civitavecchia). Alla fine, il conteggio delle partite giocate è arrivato a 508, comprese le stagioni in serie B; 24 i gol. La sua avventura in nazionale invece non ha lasciato il segno. 

La Nazionale

Nela ha indossato la maglia azzurra nel triennio 1984/1987. Durante questo periodo ha giocato 5 partite, di cui nessuna in una coppa del Mondo. Ha preso parte alla sfortunata spedizione del 1986 in Messico – in cui l’Italia è stata eliminata agli ottavi di finale dalla Francia – ed è sempre rimasto in panchina. Per un breve periodo, dopo l’addio al calcio professionistico, ha giocato nella squadra di calcetto del Marino insieme con il suo amico ed ex compagno di squadra nella Roma, Odoacre Chierico. 

Ai giorni d’oggi Sebino Nela è diventato un opinionista sportivo televisivo e radiofonico. Qualche tempo fa ha dichiarato pubblicamente di aver lottato e sconfitto un tumore al colon, per cui è stato operato 4 volte. 

Redazione