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Aldair

Aldair

  • Nazionalità:Brasile
  • Età:58 (30 novembre 1965)
  • Altezza:1.83 m
  • Peso:80kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

ALDAIR, LA BIOGRAFIA

Aldair Nascimento dos Santos è un ex calciatore di nazionalità brasiliana, noto soprattutto per la sua lunga permanenza nella Roma - in cui è rimasto per ben 13 anni - e per essere tutt’ora considerato uno dei difensori verdeoro più forte di tutti i tempi. Aldair, questo il nome con cui ha acquisito la sua notorietà, è nato ad Ilheus (nello stato di Bahia), il 30 ottobre del 1965 (e non il 30 novembre come erroneamente è stato riportato per anni anche da molti organi di informazione, per uno sbaglio commesso dal dipendente del comune incaricato di registrare la sua nascita), da papà Carmerindo e mamma Ilda.

Caratteristiche tecniche 

 Aldair, storico numero 6 giallorosso, giocava da difensore centrale o anche da libero, agli inizi della sua carriera. La sua peculiarità non era sicuramente la velocità e aveva anche un modo tutto suo di muoversi sul campo, tanto da venire soprannominato, in modo affettuoso, ‘Pluto’ dai tifosi della Roma. Era in grado di compensare a questa mancanza di rapidità, con una classe e una capacità di capire il gioco anticipando i movimenti degli avversari, annullandoli nella maggior parte delle volte. Era un calciatore dotato di un’ottima tecnica, elegante nei movimenti, efficace e concreto con una naturalezza da far sembrare semplici la maggior parte degli interventi che metteva a segno. Anche se non era veloce, era bravo nell’anticipare gli avversari aveva la classe di un centrocampista, qualcuno racconta che da bambino avesse cominciato addirittura a giocare da attaccante e che avrebbe arretrato la sua posizione per non prendere più tutti i calci che gli rifilavano nel tentativo di fermarlo. Forte nel gioco aereo e nella capacità di costruire le azioni. Dava un senso di tranquillità al reparto dirigendo i compagni e guidandoli nei movimenti. Elegante con la palla al piede che difficilmente perdeva, sembrava quasi la tenesse incollata; un’altra delle sue capacità era anche quella di fare lanci precisi verso i compagni liberi, in avanti, che così potevano dare il via ad un’azione in attacco. Il suo piede prediletto era il destro ma sapeva usare bene anche il sinistro tanto da sembrare addirittura mancino. 

Palmares

Ha chiuso la sua carriera con trofei importanti anche se, considerando le sue potenzialità, avrebbe potuto ambire a qualcosa in più come club, ma il suo amore per la maglia della Roma lo ha spinto a scegliere di ‘sposarsi’ con i colori giallorossi praticamente per tutta la sua carriera. Campione del mondo con la nazionale brasiliana nel 1994, e due volte vincitore della Coppa America (‘97 e ‘99), sempre in maglia verdeoro; ha vinto uno scudetto con la Roma nel 2001 pur non vivendo la stagione da protagonista come invece era abituato a fare a causa di qualche infortunio. I suoi rapporti con Capello, che in quell’anno era l’allenatore dei giallorossi, non era idilliaco e davanti a sé aveva giocatori giovani e di cui il tecnico di Pieris si fidava di più. Aldair, quando il tecnico si è insediato sulla panchina dei capitolini, aveva 34 da compiere, e nell’anno del terzo scudetto della Roma è stato convocato per 21 partite ma ne ha giocate solo 14 e subentrato in una. Nello stesso anno ha potuto mettere nella sua bacheca anche la supercoppa italiana, mentre nel 1991 aveva già vinto la coppa Italia sempre con la stessa maglia.

LA CARRIERA

Tra le volte in cui, la sua avventura nella capitale sembrava arrivata al termine, in una su tutte è stato davvero sul punto di partire per andare all’Inter: era il 1999 e alla guida dei giallorossi c’era Zeman (che verrà esonerato poco dopo la fine della stagione), con cui Aldair non sembrava condividere diverse idee di gioco, tanto da aver pensato di cambiare aria. L’allora presidente Sensi, però, non lo lasciò partire e una volta ingaggiato Fabio Capello, Aldair scelse ancora una volta di restare alla Roma, dove rimarrà alla fine fino al 2003. È inciso nella memoria dei tifosi giallorossi il suo giro di campo, in lacrime, fatto il giorno di quello che sembrava potesse essere il suo addio al calcio. Era il 2 giugno del 2003 e per l’occasione venne giocata una partita amichevole tra la Roma e il Brasile.  Al contrario delle aspettative, pochi mesi dopo aver lasciato la capitale a quasi 38 anni compiuti (da svincolato) Aldair ha ceduto alla corte del Genoa accettando di andare a giocare in Serie B - nonostante avesse ricevuto anche delle offerte anche da squadre di serie A - dove però è rimasto però solo metà stagione. Nel gennaio successivo sembrava, davvero questa volta, avesse deciso di smettere, tanto da fermarsi per tre anni consecutivi. Fino a quando a chiamarlo questa volta, è stata una squadra della Repubblica di San Marino, con uno stadio con una capienza di 600 posti. Alla fine, Alda ha deciso di rimanere li per due anni, fino a quando nel 2009, ha capito che era il momento davvero di appendere gli scarpini al chiodo. All’età da 44 anni e dopo aver vinto uno scudetto anche nella sua ultima avventura, ha dato l’addio al calcio professionistico. Si è chiusa così una gloriosa carriera di uno dei difensori brasiliani più forti di sempre. Una carriera che Aldair ha cominciato prima nel Vasco Da Gama e poi nel Flamengo Under 20 nel 1985, prima di trasferirsi in Europa nel 1989 andando a rinforzare il reparto arretrato del Benfica. Ed è stato proprio mentre il centrale era in Portogallo che la Roma gli ha messo gli occhi addosso. In Portogallo ha giocato 22 partite e segnato 5 gol conquistando anche la finale della Coppa dei Campioni (la vecchia versione dell’attuale Champions League), battendo il Milan di Marco Van Basten. Così il presidente della Roma Dino Viola, colpito dalla prestazione del giovane Aldair, ha deciso di versare 5 miliardi di lire nelle casse del Benfica per assicurarsi il cartellino del difensore. È cominciata così l’avventura di ‘Pluto’ in Italia e che alla Roma ha chiuso con la cifra record di 436 presenze – con cui si è stabilito nella top 10 dei giocatori con maggior partite giocate in giallorosso - e 5 gol. A cui, in Serie A, si aggiungono le 17 volte che è sceso in campo con il Genoa e con cui ha messo a segno una rete. Otto le partite giocate al Benfica, due nella squadra della Repubblica di San Marino. Il totale delle partite giocate da Aldair è 464. 

La Nazionale 

Nella sua lunga carriera naturalmente ha collezionato anche diverse presenze in nazionale in cui ha debuttato a poco più di 23 anni (contro l’Ecuador), 83 per l’esattezza oltre alle 6 volte che ha giocato con la selezione Olimpica. Insieme con Bebeto e Rivaldo, gli altri fuori quota, ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 dove il Brasile ha vinto la medaglia di bronzo. Nel 1997 ha giocato dall'inizio tutte le gare di Coppa America, segnando un'altra rete (contro il Messico) e vincendo il suo secondo titolo continentale. La sua ultima partita con la maglia della sua selezione è stata il 28 giugno 2000, contro l'Uruguay. Tre le reti segnati con la nazionale.

Cosa fa oggi Aldair

Ai giorni d’oggi Aldair, pur essendo un dirigente sportivo, non è rimasto nel mondo del calcio professionistico. Coltiva invece, a livello amatoriale, una delle sue passioni: il footvolley di cui è diventato ambasciatore. Un’attività che lo porta spesso viaggiare dal suo Brasile, dove è tornato a vivere da qualche anno, in Italia dove torna spesso e volentieri.

Redazione