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Roma, da Pastore e Santon a Nzonzi: un esercito di inamovibili blocca il mercato

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Per agire in entrata, Tiago Pinto deve sciogliere i nodi complicatissimi degli esuberi a peso d'oro che si stanno allenando a Trigoria

Francesco Iucca

Tiago Pinto ha le mani legate. E il mercato della Roma, di conseguenza, è bloccato. Colpa della miriade di esuberi, ovvero calciatori fuori dal progetto tecnico della società che però pesano maledettamente sulle casse giallorosse. Il gm romanista ha sudato sette camicie per piazzare i calciatori che almeno avevano mercato, da Pau Lopez a Under e Kluivert. E l'impressione che molte di più dovrà sudarne per trovare una soluzione agli almeno un'altra decina di esuberi, la cosiddetta lista B che non ha richieste o non ne vuole sapere di rinunciare a una certa condizione economica. Alla prima categoria appartiene ad esempio Javier Pastore che si sta allenando a Trigoria e ha ancora ben due anni di contratto a 4,5 milioni netti a stagione. Per l'argentino non c'è spazio, nell'ultimo anno ha giocato pochissimo dopo il rientro da un infortunio all'anca decisamente lungo e fastidioso. Una serie di aspetti che non gli permettono di avere molte squadre interessate a lui e al momento sembra fredda anche la pista di un ritorno in Argentina.

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Nzonzi, Pastore, Florenzi, Santon e gli altri: quando guadagnano gli esuberi della Roma

Lo stipendio stellare pesa parecchio anche su Steven Nzonzi, che di milioni ne guadagna 4 (scadenza 2022) e ha rifiutato già la proposta del Benfica, anche se ora è spuntata l'ipotesi Qatar. In un reparto in cui Pinto e Mourinho, sfumato Xhaka, si trovano in grossa difficoltà. A centrocampo c'è anche Ante Coric, primo acquisto dell'era Monchi finito nel dimenticatoio alla velocità della luce, nell'ultimo anno male in Olanda e pure in Slovenia, dove però si è infortunato subito. Un altro con pochissimo mercato, quasi impossibile da piazzare, con un ingaggio da - incredibile ma vero - 1,3 milioni per altri due anni. Il tunnel degli orrori prosegue con l'ex capitano Florenzi, un peso insostenibile visti i quasi 4 milioni fino al 2023. Lui non vuole la Roma, la Roma non vuole lui ma al momento anche gli altri non è che stiano facendo la fila. È un braccio di ferro in cui perdono tutti, soprattutto i Friedkin. E poi Davide Santon, 1 milione e 300 mila euro di ingaggio fino al 2022: lui qualche offerta ce l'avrebbe pure avuta, ma preferisce tirare la corda con la Roma e restare in tribuna per incassare una buonuscita e poi scegliersi la squadra magari strappando un altro ingaggio importante. Paradossale come la Roma abbia teoricamente quattro terzini destri in rosa, ma alla fine resti con il solo Karsdorp e un Reynolds ancora lontano dall'essere pronto.

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Altri 3 milioni netti all'anno se li porta a casa Pedro (2023), da campione arrivato per dare la svolta nella mentalità a esubero d'oro in pochi mesi. Quasi un record di cui però Pinto avrebbe fatto a meno, visto che lo spagnolo è un altro nodo complicatissimo da sciogliere. Un altro milione e due i giallorossi lo 'regalano' a Robin Olsen (2023), che ha più mercato rispetto agli altri ma fino ad ora ha risposto 'no grazie' praticamente a tutto. Il doppio (2,5) lo guadagna Federico Fazio per un altro anno: l'argentino è fuori dal progetto da una vita, la Roma ha provato a cederlo disperatamente nelle ultime sessioni di mercato. Fallendo miseramente, anche perché il Comandante ha tutto l'interesse a restare al timone (ma senza impegno) ricoperto d'oro. Infine, tanto per gradire, la casella occupata da William Bianda, mai un minuto in prima squadra ma 800 mila euro netti a stagione fino al 2023. Un ingaggio che non permette neanche di prestarlo in Serie B.

Totale lordo: circa 35 milioni di euro. Solo questi nove calciatori corrisponderebbero a un monte ingaggi superiore alle rose di ben 8 squadre della Serie A2020/21. Ma quella formata da questi giocatori sarebbe una formazione che molto probabilmente sarebbe da retrocessione. Una cifra mostruosa che blocca in maniera preoccupante il mercato della Roma, che ha clamorosamente bisogno di un centrocampista e forse di un terzino e un attaccante esterno. Ma quella giallorossa è una miniera d'oro per questa squadra di esuberi: per arrivare a 11 basta aggiungere Riccardi e Celar, altri due che fanno parte della miriade di giovani da piazzare e che fanno salire il conto dei calciatori a 24. Pinto sarebbe anche disposto a qualche rescissione con minusvalenza, ma la 'lista B' non molla di un centimetro.

La formazione degli esuberi (4-3-3): Olsen; Florenzi, Bianda, Fazio, Santon; Coric, Nzonzi, Pastore; Riccardi, Celar, Pedro.