calciomercato as roma

Rientri, addii, rosa extra-large e ‘solitudine’: a Ghisolfi serve un’impresa sul mercato

Francesco Iucca
Francesco Iucca Collaboratore 

Sarà un bel grattacapo per Florent Ghisolfi, che si troverà con almeno 34 giocatori (considerando pure El Shaarawy e al netto dei possibili riscatti) con più di qualche situazione spinosa, vedi Pellegrini. E in aggiunta i vari giovani che escono dalla Primavera. Di sicuro - oltre a diversi 2006 - i classe 2005, che non potranno più partecipare al campionato (se non uno da fuori quota), come Zefi, Marazzotti e Graziani mentre Misitano andrà all'Atalanta a parametro zero. Oltre a Golic a Levak, che però sono in scadenza a giugno (corteggiatissimo soprattutto il secondo) e su cui la Roma dovrà decidere. Una rosa extra-large e un carico di lavoro e di responsabilità che per la prima volta Ghisolfi si troverà a sostenere praticamente da solo. La scorsa estate infatti Lina Souloukou ha condotto in prima persona il mercato, si sono divisi i compiti. Il mercato di gennaio, invece, è ovviamente una voce a parte e dei cinque acquisti solamente Rensch è stato impiegato con continuità. Ci sarà Ranieri, che però ha già specificato di avere un ruolo di consulente (dei Friedkin) o consigliere che dir si voglia. Per cui - a detta sua - nessun ruolo nelle trattative di mercato, per quanto potrà dare un aiuto con i suoi pareri, o magari alzare il telefono per corteggiare un calciatore, oltre che un allenatore. Che, piccolo 'dettaglio', ancora non c'è. In attesa di capire se i Friedkin integreranno un organigramma ancora scarno, con queste premesse Ghisolfi dovrà affrontare una specie di impresa dopo che anche gli acquisti estivi firmati da lui si sono rivelati un flop. In bocca al lupo.