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Roma-Sampdoria 0-2 LE PAGELLE Iturbe: quotazioni in picchiata. Gervinho: quanto sei brutto. Pjanic, mai un tuono

Troppi però gli errori di Gervinho e Iturbe, imbarazzante la forma di Doumbia. E’ finita malissimo con un crollo che provoca una bordata di fischi

Francesco Balzani

Un tonfo che avvicina la Lazio e mette la parola fine all’idillio con l’Olimpico. Peccato perché la Roma nel primo tempo aveva mostrato un buon lavoro difensivo e qualche lampo davanti. Troppi però gli errori di Gervinho e Iturbe, imbarazzante la forma di Doumbia. A centrocampo Florenzi e Keita ci provano ma dopo il gol della Samp vanno in bambola anche loro.

DE SANCTIS 5,5: Torna per un’ora ai tempi belli che furono. Inoperoso, annoiato. Fino al gol di De Silvestri che risbatte in faccia all Roma l’amara realtà. Miracoli non ne fa.

TOROSIDIS 5: Finisce nel radar di Totti troppo spesso, sarà la fame di vittoria. E il greco ne ha tanta. Pochi pericoli in difesa, uno di questi però è letale e mostra il lato debole di Toro. In fase offensiva è più innocuo di un ape senza pungiglione. (71’ Ljajic ng)

ASTORI 5,5: Castan è tornato in campo e ha preso la maglia numero 23? No, è proprio Astori. Prova di grande lucidità contro Okaka ed Eder. Peccato non basti e alla prima disattenzione arriva il gol che affossa la Roma. Dopo è un pianto, come sempre.

MBIWA 5,5: Mapou sembrava essere tornato Django dopo qualche mese da Steve di Otto sotto un tetto. Vinto il duello con Okaka senza troppa fatica nel primo tempo. Anche lui però cade da cavallo dopo il gol di De Silvestri e ritorna a far ridere gli avversari. Proprio come Steve.

CHOLEVAS 5: Un terzino che spinge poco e copre meno. I barlumi mostrati a gennaio sono un pallido ricordo e riaprono il sondaggio: peggio lui o Cole? L’emergenza a sinistra continua, e non parliamo solo di politica.

FLORENZI 5,5: Non si adatta, né si adegua. Si riscopre. Del libro “le tre vite di Florenzi” oggi va in scena il capitolo da centrocampista e la trama prova a restare avvincente grazie anche alla volontà di Sandrino. Nel primo tempo è il più propositivo, e oltre a tamponare su Soriano e Obiang si diletta anche sui calci piazzati. Buca su De Silvestri? Vero, ma non può fare tutto. Nel finale torna in difesa e sbatte pure lui il libro sul letto.

KEITA 5,5: La trama del film la scrive lui, non c’è dubbio. Il maliano ha in mano le chiavi di casa di questa Roma e lascia entrare pochi ospiti. Il ritmo però spesso risulta lento e compassato. Colpa anche degli attori. Nel finale si fa cacciare sull’orlo di una crisi di nervi. Forse esagerata.

PJANIC 5: Qualche lampo sotto la pioggia dell’Olimpico e i soliti fraseggi con Totti. I tuoni? Non si sentono nemmeno in lontananza e quando va al tiro mette meno paura di Big Foot. Top player? Ma quando mai...

ITURBE 4,5: Ok, si danna l’anima. Ok, prende calci e ci prova in tutti i modi. Ma quando inizierà a fare l’attaccante? Poi lascia andare via Eto’o in occasione del gol della Samp come nulla fosse. Le sue quotazione crollano in picchiata come i Bond argentini nel 2001. E arrivano pure i primi fischi. (67’ Doumbia ng: è vivo. E’ già una notizia, l’unica buona)

TOTTI 6: Col sinistro inventa, col destro prova a fare. I colpi di testa, invece, sono sempre stato il suo punto debole. Lo dimostra al 40’ quando cicca a due passi da Viviano. Altro errore sotto porta a inizio ripresa quando la palla gli rimbalza sul basso ventre. C’è sempre lui al centro dei pericoli. E quando esce? Va peggio. (62’ Verde 5,5: quando entra lui vuol dire che le cose vanno male. E stavolta nemmeno vanno meglio)

GERVINHO 4: Totti gli prepara la tavola imbandita di ogni ben di Dio, ma l’ivoriano non dimostra di avere troppa fame e in area cade al primo soffio di vento. La volata a fine primo tempo conclusa con un tiro di punta parato da Viviano per un attimo hanno fatto tornare l’Ola in curva. Era solo una sensazione. Fischiatissimo nel finale.

GARCIA 4: Era iniziata bene con la Roma all’assedio di una Samp brutta e fortunata. E’ finita malissimo con un crollo che provoca un boato e soluzioni d’emergenza cervellotiche e senza un minimo di razionalità. Sul contratto ha la clausola: “Gervinho deve giocare per forza”?. Ora basta confronti, di parole sono tutti sazi.