Il senior advisor Claudio Ranieri è stato chiaro: "Dovremo stare in regola con i conti. Vediamo come va il campionato e che percorso faremo in Europa League. Poi al limite ci sarà da vendere qualcuno, perché non possiamo permetterci di prendere il cartellino rosso". Cosa significa tutto questo per la Roma? Un'altra stagione di sacrifici: vanno trovati 90 milioni. L’obiettivo è contenere îl rosso entro i 60 milioni sommando le stagioni 2023-24, 2024-25 e 2025-26. Come farcela? Partiamo dal 2023-24: il -81, nel computo Uefa (tolte tasse e spese virtuose), diventa circa -60. Nel 2024-25 i giallorossi hanno tagliato i costi di oltre 30 milioni e generato circa 10 milioni in più di plusvalenze rispetto al 2023-24. In questo modo - spiega Marco Iaria su 'La Gazzetta dello Sport' - la perdita d'esercizio dovrebbe essersi ridotta attorno ai 30 milioni, che ai fini Uefa equivale a -10/-15. A questo punto, la Roma si è già giocata la deviazione accettabile di 60 milioni del triennio: nel 2025-26 è costretta a tendere verso il pareggio. Servirebbe un miglioramento dei conti di una trentina di milioni rispetto alla scorsa stagione. A ciò si aggiungono alcune voci, almeno al momento: i 40 milioni di plusvalenze realizzate nel 2024-25 (in estate è stato fatto pochissimo, considerato che le cessioni principali sono state registrate a giugno), i 10 milioni di costi in più derivanti dall’ultima campagna trasferimenti e i 12 milioni di ricavi in meno per la scadenza del contratto del main sponsor Riyadh Season. Tutto considerato, fanno 90 milioni da recuperare. Dovranno arrivare innanzitutto dalle cessioni: gli indiziati principali sono Koné e Ndicka. E poi dal nuovo sponsor di maglia, da risparmi di costi e dai risultati sportivi.
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forzaroma rassegna stampa la gazzetta dello sport Roma, per il fair play servono 90 milioni. Decisive le cessioni
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