"Devid è un leone, non a caso scorre sangue africano nelle sue vene. Mentalità e coraggio, non gli è mancato niente". L'agente di Bouah ha descritto così lo sfortunato terzino della Roma che a inizio stagione è stato costretto a fermarsi di nuovo per l'ennesimo infortunio al crociato. Classe 2001, a 18 anni ha imparato a rialzarsi e affrontare gli ostacoli con una forza rinnovata: "Al secondo infortunio sono stato più forte, sapevo già che percorso fare, la fase di recupero. Avevo un'altra testa. Già dopo l'operazione ero sorridente, neanche ci pensavo, poi ho visto tanto affetto, le persone a me vicine mi hanno dato forza". Devid Bouah racconta il calvario, l'ennesimo ormai alle spalle.
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Roma, Bouah: “Al secondo infortunio avevo un’altra testa. Ora spero di esordire in Serie A”
Il giovane terzino giallorosso racconta il recupero dall'ennesimo crac del ginocchio e non solo: "Il giocatore più forte che ho affrontato è Hudson-Odoi del Chelsea"
In una diretta Instagram con Andrea Rispoli, calciatore del Lecce, il talento giallorosso parla anche di avversari e compagni: "Il giocatore che mi ha messo più in difficoltà è Hudson-Odoi (stellina del Chelsea, ndc), l'ho incontrato con la Primavera sotto età, è un giocatore formidabile, rapidità sui primi passi e tecnica, stroardinario. Quell'anno anche Riccardo Sottil della Fiorentina, velocissimo, tecnico. Il gol che mi è rimasto nel cuore, quello contro il Viktoria Plzen, quando purtroppo si è fatto male Calafiori e ha avuto un bruttissimo infortunio. Ma anche quello con il Chelsea, li abbiamo battuti in casa e non perdevano da 4 anni. E' stata una bella emozione in casa loro, abbiamo giocato da squadra". Si passa poi al presente e futuro: "Il giocatore più forte con cui ho giocato è Riccardi. Per me è un grande amico e un fenomeno, gli auguro il meglio perché se lo merita. La Youth League ti insegna molto anche a livello di crescita, è molto bello giocarla. Spero di esordire presto in Serie A".
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