Social Tribuna, Roma-Napoli 1-0: Keep calm and… fa’ entrare Totti

Il quadro si ricompone, i giudizi finalmente si armonizzano: Totti? Buono; Spalletti? Buono. Fine delle lotte intestine, fine delle faide tra tottiani e antitottiani, spallettiani e antispallettiani. Si torna tutti semplici tifosi della Roma ed ecco che d'improvviso cambiano le interpretazioni: ora le incredibili giocate di Totti in zona Cesarini (prossimamente "zona Totti"?) non creano più il pretesto per rimproverare l'allenatore, ma sono motivo di elogio alla sua capacità di dosarlo, avendo riconosciuto che quello è il contributo maggiore che può dare alla squadra. Insomma, ci sono volute un paio di settimane ma alla fine si è tornati tutti a remare grosso modo nella stessa direzione.

LITE SOCIAL - Per la verità un ultimo focolaio polemico si è acceso ieri nella conferenza post partita, quando Spalletti ha voluto spendere due parole anche per rispondere a Maurizio Battista; dopo Roma-Torino il comico romano aveva infatti pubblicato un video (ora rimosso) pieno di insulti rivolti al tecnico, reo di fare giocare Dzeko e non Totti. La storia social, che trovate QUI, sembra avvicinarsi ad una pacifica conclusione. Dopo aver ricevuto una marea di insulti sulla sua pagina facebook ufficiale, Battista ha chiesto scusa e continua da diverse ore a pubblicare contenuti per cercare di chiarire la propria posizione, nel tentativo di rimediare.

SPALLETTI ALZA LA CRESTA - Il resto sono sfottò a Higuain, che ha perso lo scontro diretto non con Dzeko, ma con il Capitano a 39 anni, e una serie di meme sul paradosso di Nainggolan, il quale "Disprezza la Juve e la percula sui social network - ma - Le fa vincere il quinto scudetto di fila". Non crediamo che il Ninja, potendoci riflettere su, avrebbe deciso di tirare indietro la gamba pur di non dare soddisfazione ai bianconeri. Spalletti intanto lo ringrazia, e in un fotomontaggio divertente (e un po' inquietante) sfoggia la cresta del centrocampista belga.

RINNOVO - In coda c'è spazio per la speranza di ottenere una Champions League senza passare per i preliminari, e il rimpianto per un campionato che poteva essere diverso (un ritornello quasi stagionale questo). Le ultime parole sono infine destinate a Pallotta, sul quale grava la crescente pressione di un ambiente che invoca il rinnovo di Totti con sempre maggiore forza. Anche se la situazione rimane avvolta da una fastidiosa cortina di fumo, sembra che il presidente, forse anche alla luce delle eloquenti prestazioni del Capitano, sia sempre più propenso ad accontentare lui e i tifosi. A tre giornate dalla fine e con il primo già oltre la linea traguardo, la Roma prepara una volata decisiva per il suo futuro prossimo.