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‘RADIO PENSIERI’, PIACENTINI: “A Torino dicono che Allegri andrà via e che prenderanno Spalletti…”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...

Redazione

ROBERTO RENGA: "Volendo c'è ancora il tempo per risolvere i problemi che il Comune ha presentato alla Roma riguardo al progetto di Tor di Valle. Chiamarlo 'progetto stadio' non è giusto perché l'impianto è una minima parte. Io sono favorevole alla costruzione degli stadi, ma non al centro di nuove cittadelle. La firma di Spalletti dipende dai risultati. La notizia è che torna a Roma Pallotta, un presidente che è venuto qui solo per guadagnare. Chissà se lo riconoscerò? Sono mesi che non si fa vivo. Se va via Spalletti io non mi strappo i capelli. Emery? Fu già bocciato dalla Roma prima di Luis Enrique. Manolas? I soldi per i calciatori sono un' ossessione. Il greco è il parente di quello dell'anno scorso e se lo vendono i tifosi non protesteranno".

ROBERTO PRUZZO: "Credo che Spalletti si stia guardando intorno, aspetta che la società rilanci con un paio di grandi acquisti per essere in grado di vincere. Martedì prossimo non vedo grossi problemi contro la Fiorentina che non ha più tante ambizioni di classifica, anche se la squadra di Sousa sta giocando bene. Manolas? E' andato in crisi quando ha saputo che Jesus guadagna più di lui, ma il caso del difensore greco si può ancora gestire. Dzeko? Sbaglia dei gol incredibili e quindi noi ci facciamo un'idea distorta del suo reale valore".

ALVARO MORETTI: "La Roma cammina e zoppicando. Il presidente è importante per una società, queste lunghe assenze e l'unico interesse per lo stadio fanno sentire a disagio Spalletti. Un presidente più presente farebbe bene a tutti per camminare insieme sulla stessa direzione. Dzeko? E' un giocatore di livello internazionale adeguato al livello della Roma".

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