ROBERTO MAIDA: “Ho trovato preoccupanti le frasi di Massara quando dice che ci può stare di essere messi sotto dall’Atalanta. La Roma resta la squadra più forte dopo la Juve. Per lo scudetto è quasi impossibile, ma devi continuare a pensare di poter stare dietro alla Juve se vuoi tenere a distanza le rivali. Se la Roma continua a fare il suo, penso che riuscirà facilmente a prendere quel secondo posto vitale per il club. Nainggolan va a smentire una lite che è stata vista in diretta tv mentre la Roma non la smentisce: come si fa a pensare che ci sia una situazione tranquilla e serena? Mi sembra che in società ci siano troppe anime che non sanno dove mettere le mani. E questo poi si ripercuote sulle prestazioni”.
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‘RADIO PENSIERI’, MAIDA: “In società troppe anime non sanno dove mettere le mani”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
CARLO ZAMPA: “Ieri nel secondo tempo c’è stato un crollo del centrocampo che mi ha veramente preoccupato. Strootman è in difficoltà, stessa cosa Nainggolan. Ora l’unico che ti regge lì in mezzo è De Rossi, che è calato comunque. L’assenza di Florenzi pesa molto. A centrocampo hai Gerson, un calciatore non considerato. L’entrata di Iturbe? È stata la mossa della disperazione, è il più grande flop della Roma".
ANDREA DI CARLO: “Perdere punti a Bergamo ci può anche stare, il problema è che a Empoli ci ha vinto chiunque e tu lì ci hai fatto 0-0. Stessa storia per Cagliari. I cambi di Spalletti? Sarà un marziano, ma avrei fatto gli stessi cambi, Iturbe escluso. Salah? Se quelle occasioni fossero capitate a Petagna, la Roma va sotto 3-0. La Roma si sta totalmente affidando ad un giocatore straordinariamente sopravvalutato. Perotti? Ha giocato come ha calciato il rigore, cioè camminando”.
IACOPO SAVELLI: “La Roma è questa, non è una squadra da scudetto. I bonus sono esauriti, per fare meglio la Roma dovrebbe ottenere una serie di risultati positivi. La Roma, con la squadra messa in campo ieri, doveva fare 90’ tutti sullo stile del primo tempo. Per me la rosa non c’entra nulla. Nel calcio vince chi ha più voglia, non chi è più bravo. E la Roma questa voglia non ce la mette mai. Voto di ieri a Spalletti? 5”.
FABIO MACCHERONI: “Ieri è successo qualcosa che non mi aspettavo. Abbiamo fatto un brutto passo indietro, ora il secondo posto lo rischi pesantemente. Il Milan non gioca male, l’Inter ha quella rabbia che avrei voluto vedere nella Roma, che ieri ha subito in maniera tapina”.
PAOLO FRANCI: “Ieri Spalletti non è riuscito a leggere e a preparare una contromossa sulle mosse di Gasperini. Un secondo tempo così brutto da parte della Roma io non me lo ricordo. Ho visto tanti giocatori correre senza sapere che fare. Il calo di Nainggolan? Non è stato convocato in nazionale per un fatto punitivo, non perché non stesse bene. Lo sappiamo tutti”.
MASSIMO CECCHINI:“Ieri la Roma si è smarrita all’improvviso, è difficile capire il perché. Forse durante la sosta si è fatto un richiamo di preparazione che può avere appesantito le gambe, ma la Roma quando cade deve cadere sempre in modo rumoroso, sparendo dal campo. Quando la partita si fa sporca, la squadra non combatte. Ma non credo nemmeno che non combattano, credo che ci siano giocatori che hanno delle difficoltà”.
MASSIMILIANO MAGNI: “La Roma è una squadra bella ma una squadra corta. Ieri Strootman, Nainggolan e De Rossi sono calati tutti insieme, quindi la Roma non è riuscita a tenere l’Atalanta nella sua metà campo. Negli 11, la Roma è una squadra di livello. Ma se alcuni di questi 11 calano non ci sono i ricambi adatti. Spalletti ha dato un gioco a questa squadra, che si è anche visto nel primo tempo. Io spero che il tecnico a gennaio non si accontenti e che faccia dipendere anche da questo tipo di volontà la sua permanenza a Roma. I cambi? Io non li avrei fatti, però dal punto di vista generale io penso che questa squadra vada completata. Anche giovedì e domenica dovranno giocare gli stessi, quindi vai in difficoltà. Bisogna mettere mano alla squadra rapidamente. Calo mentale? Mi è sembrato più un calo fisico”.
FABRIZIO ASPRI: “Spalletti è una marea di km avanti ai propri giocatori, sotto tutti i punti di vista. Quindi per quale motiva sbaglia? Si mette lì ed aspetta che lo seguano, ma facendo così sbaglia anche lui e va in bambola e in confusione come successo in passato. Spalletti ora si deve fermare e aspettare i suoi uomini, perché non corrono quanto lui. Nel dopogara ho visto uno Spalletti molto deluso, c’è una distanza siderale tra lui e questo gruppo. Questa Roma di testa non è una Roma che merita il secondo posto. Non c’è la mentalità giusta per andare a meta nelle gare che contano parecchio. Nel primo tempo c’eri, poi la Roma si è smarrita. Vuol dire che non sei affatto una grande squadra”.
UGO TRANI: "Bergamo blindata? No, siamo andati in giro normalmente sia noi che i tifosi. Io pensavo non sarebbe successo niente, perché i tifosi non sarebbero cascati nella trappola… Vedremo cosa accadrà. La Roma ha sfruttato malissimo la sosta: c’è stato un festeggiamento perché erano rimasti a casa Ruediger, Strootman, Nainggolan e Manolas. Invece di stappare lo champagne dovevano essere riatletizzati. Ma quanti giorni poi hanno lavorato i giocatori durante la sosta? Questa squadra non deve mai mollare. Ieri è stato più bravo Gasperini di Spalletti, il tecnico nerazzurro ha messo in campo la squadra meglio del toscano. La Roma è la seconda forza del campionato, se arrivasse terza o quarta vorrebbe dire aver sbagliato qualcosa nel corso della stagione. Credo che Spalletti qualcosa a fine anno riuscirà a portare a casa, forse una Coppa Italia".
ALESSANDRO ANGELONI: “Nel secondo tempo è successo di tutto: la squadra non ha retto psicologicamente e fisicamente. Ci sono state delle modifiche tattiche non azzeccate; sommando queste tre cose è venuto fuori il secondo tempo. Nella prima frazione di gioco non ho visto una squadra bellissima, ieri hanno retto bene il campo ma non sono stati spettacolari. Non ho capito le sostituzioni, io avrei tolto Strootman e Bruno Peres”.
LUCA VALDISERRI:“Ruediger torna da un infortunio pesante, Strootman ha ripreso a giocare in questi mesi dopo tre anni: il problema è anche una rosa ridotta e aver lasciato in campo questi due giocatori, regalando qualcosa di fatto all’Atalanta. La Roma non è da scudetto. Paredes non è più forte di Pjanic e non è un campione: deve ancora imparare tanto”.
ROBERTO INFASCELLI:“Non lo sanno neanche i giocatori perché fanno queste figuracce, è gravissimo quello che la Roma fa ieri, ed è gravissimo quello che fa Paredes. Almeno avevano preso un punto, invece anche un’ingenuità finale. È una cazzata – ma spero sempre di smentirmi - che la Roma possa mettere in difficoltà la Juventus. Non lo sa nessuno cosa è successo nel secondo tempo, e questo è ancora più grave. Singolarmente non hanno fatto schifo in difesa, a parte Bruno Peres. Il problema è che la Roma è stata sovrastata a centrocampo. De Rossi ha giocato bene ma ha bisogno di qualcuno a cui appoggiare il pallone, senza Salah non sa a chi darla”.
DANIELE LO MONACO:“L’Atalanta è una forza del campionato, la Roma si è trovata davanti una squadra che in questo momento vale la Juventus: ad oggi la squadra di Gasperini se la potrebbe giocare alla pari con i bianconeri. Nel primo tempo la Roma annichilisce la squadra di casa, poi nel secondo tempo è altra storia: i nerazzurri hanno cambiato pelle, si sono sbilanciati di più, cambiando la partita. Nell’Atalanta sono stati bollati giocatori considerati indegni di giocare alla Roma, come Toloi e Zukanovic”.
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